Morta la manager Paolone Lo spettacolo è in lutto 

La moglie di Vincenzo Olivieri stroncata dalla malattia a 54 anni, oggi i funerali

PESCARA. L’ultimo post su Facebook il 15 ottobre scorso per condividere uno scherzo telefonico del marito Vincenzo Olivieri: «Fantastico», aveva scritto Barbara Paolone, con due faccine che ridono. Quasi naturale immaginare il suo viso che si apriva in un sorriso. Poi, la scoperta della malattia e il tentativo di sconfiggerla con le cure a Roma. Ma la manager degli spettacoli non ce l’ha fatta: è morta all’età di 54 anni all’hospice dell’ospedale di Pescara. La scomparsa di Paolone ha lasciato in lacrime e senza parole parenti, a partire dalla mamma Carla e dalla sorella Roberta, amici e conoscenti: migliaia i messaggi di cordoglio. Oggi alle ore 15, i funerali nella chiesa di Sant’Antonio a Pescara. Era sorridente, sempre.
Incontrare Barbara Paolone con il volto tirato da rabbia, preoccupazioni e sconforto forse non è mai accaduto: l’organizzatrice di eventi era il ritratto dell’entusiasmo. Con il marito Olivieri, erano una coppia inseparabile nella vita e nel lavoro: impossibile pensare Barbara senza Vincenzo e Vincenzo senza Barbara. «Da quando ci sei tu... affronto la vita sempre con il sorriso», questa una dedica di Barbara a Vincenzo per augurargli buon compleanno. E “sorriso” è la parola più ricorrente nei ricordi di tutti. Lui sul palco a fare il mattatore che strappa risate e lei, dietro le quinte, ad assicurarsi che ogni dettaglio fosse in ordine. Lontano dal palco, invece, i ruoli si invertivano: Olivieri quello più serioso, lei quella con l’euforia stampata in faccia. I due coniugi vivevano a Montesilvano colle.
Laureata in Economia e commercio all’università d’Annunzio di Pescara, tifosa della Roma con il mito di Francesco Totti, amante del mare, Paolone metteva la sua firma dietro gli spettacoli e le produzioni radiofoniche e televisive che hanno fatto successo, in Abruzzo e fuori, come “Roba da matti Show” e “Carosello” su Rete8. Con le cuffie nelle orecchie e il telefonino in mano, si aggirava intorno ai palchi, dietro le quinte dei teatri e nelle piazze. Con leggerezza e portandosi dietro, insieme alle irrinunciabili scarpe con i tacchi, il suo sorriso. Barbara ascoltava le battute del marito e si divertiva davvero anche se, ormai, conosceva tutti gli spettacoli a memoria. Insieme al produttore Stefano Francioni, c’era anche la sua mano nell’organizzazione delle tournée di attori come Luca Argentero, Edoardo Leo, Marco Bocci e Giorgio Pasotti. E quel mondo dello spettacolo, adesso, è in lutto.
Per tutti, tranne che per gli amici più stretti, la notizia della morte di Paolone è arrivata inaspettata: Barbara aveva tenuto riservata la sua malattia. Così, in tanti hanno scoperto della morte ieri mattina, mentre su Pescara c’era un doppio arcobaleno sospeso tra sole e pioggia: «Non uno, due arcobaleni hanno colorato il cielo di Pescara. Le anime belle le vengono a prendere così», recita un post su Facebook.
Un mese incredibile: prima la scoperta della malattia durante un controllo in una clinica di Pescara; poi i ricoveri all’Istituto dermopatico dell’Immacolata a Roma e al Policlinico universitario campus bio-medico, sempre a Roma. Nel frattempo, Olivieri aveva cancellato una serie di appuntamenti: in questi casi, si usa dire “problemi tecnici” e invece il cabarettista era al fianco della moglie per i suoi ultimi giorni. Insieme da più di vent’anni, Olivieri non ha lasciato sola Barbara neanche un minuto, quella donna che dopo un incontro per caso davanti al mare di Pescara lo fece tornare a credere nell’amore. Ci hanno sperato tutti fino all’ultimo ma, nei giorni scorsi, le condizioni si erano aggravate e Barbara era tornata a Pescara: un passaggio in Nefrologia e, poi, la degenza all’hospice. Una degenza che è durata poco.
«È come se fosse venuta a mancare una mia seconda sorella», commenta il deputato Guerino Testa che, il 6 dicembre del 2006 nel municipio di Città Sant’Angelo, celebrò il matrimonio tra Paolone e Olivieri. «Barbara, quella ragazza sempre solare, amata e apprezzata da tutti. Ho ancora nitido il ricordo del matrimonio», continua Testa, «aveva gli occhi brillanti e pieni d’amore, dispensava dolcezza e sorrisi a tutti i presenti. Nell’anima conserverò sempre un bene profondo e la memoria di una donna piena di vita. È con grande sconforto che mi unisco al dolore di Vincenzo e dei familiari tutti». Questo è soltanto uno dei messaggi di cordoglio: Facebook e Instagram sono stati invasi dai post con il viso sorridente di Barbara, ognuno con il suo ricordo e la stessa parola chiave: sorriso.
La camera ardente è stata allestita nella casa funeraria La dimora del silenzio, in via D’Antona a Montesilvano, aperta al pubblico dalle 8.30.