Morti di Rigopiano, al via nuove udienze
Questa mattina in aula papà Feniello. Domani il secondo round del processo principale con 24 imputati
PESCARA. Sulla tragedia dell’hotel Rigopiano, distrutto da una valanga il 18 gennaio 2017 e dove persero la vita 29 persone, al via una due giorni di udienze. Si inizia questa mattina con una vicenda collegata alla tragedia: il processo a carico di Alessio Feniello, padre del giovane Stefano, una delle 29 vittime. Feniello, dopo aver fatto opposizione a un decreto penale di condanna a pagare una multa di 4.550 euro per aver violato i sigilli giudiziari apposti per delimitare l’area della tragedia, oggi dovrà presentarsi davanti al giudice monocratico dopo che il gip Elio Bongrazio ha deciso per il rigetto della sua opposizione. Una vicenda che ebbe risonanza nazionale per gli interventi di Matteo Salvini e Giorgia Meloni in favore di Feniello, e anche dopo la presa di posizione dell’organo periferico dell’Associazione nazionale magistrati Abruzzo che si è schierato con la magistratura, rea, secondo il messaggio mediatico fatto passare su questo episodio, di essersi affrettata a condannare il padre di una delle vittime solo per aver portato un mazzo di fiori sul luogo della tragedia, prima ancora di accertare i responsabili di quel disastro. In realtà, destinatari di quel decreto penale furono altre decine di persone che avevano fatto di quelle macerie una meta turistica.
Domani è invece in programma la seconda udienza davanti al giudice per l’udienza preliminare, Gianluca Sarandrea, chiamato a decidere sui 24 imputati del processo madre sul disastro di Rigopiano. Sono i rappresentanti di Provincia, Regione, Prefettura, Comune di Farindola e proprietà dell’hotel, individuati dalla procura come responsabili di quel disastro finito con 29 morti. Nella precedente udienza era stato possibile solo verificare la regolarità delle notifiche e far presentare le richieste di costituzione di parte civile. Ne sono state contate ben 110 sulle quali domani il giudice dovrebbe decidere per la loro ammissione. Ma sarà una lunga battaglia sul punto, in quanto è scontata l’opposizione del nutrito collegio di difesa che aveva preso tempo proprio per verificare l’ammissibilità di quelle parti civili, fra cui, oltre alle parti offese, figurano anche il Comune di Farindola, le associazioni Codancons e Cittadinanzattiva e persino l’Inail. Un’udienza piuttosto complessa che potrebbe anche non consentire la definizione di questa prima parte introduttiva del processo.
Gli imputati sono, come detto, 24, oltre alla società Gran Sasso Resort quale persona giuridica: quindi decine di avvocati, compresi quelli che rappresentano le costituendi parti civili, che vorranno intervenire per dire la loro. (m.cir.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Domani è invece in programma la seconda udienza davanti al giudice per l’udienza preliminare, Gianluca Sarandrea, chiamato a decidere sui 24 imputati del processo madre sul disastro di Rigopiano. Sono i rappresentanti di Provincia, Regione, Prefettura, Comune di Farindola e proprietà dell’hotel, individuati dalla procura come responsabili di quel disastro finito con 29 morti. Nella precedente udienza era stato possibile solo verificare la regolarità delle notifiche e far presentare le richieste di costituzione di parte civile. Ne sono state contate ben 110 sulle quali domani il giudice dovrebbe decidere per la loro ammissione. Ma sarà una lunga battaglia sul punto, in quanto è scontata l’opposizione del nutrito collegio di difesa che aveva preso tempo proprio per verificare l’ammissibilità di quelle parti civili, fra cui, oltre alle parti offese, figurano anche il Comune di Farindola, le associazioni Codancons e Cittadinanzattiva e persino l’Inail. Un’udienza piuttosto complessa che potrebbe anche non consentire la definizione di questa prima parte introduttiva del processo.
Gli imputati sono, come detto, 24, oltre alla società Gran Sasso Resort quale persona giuridica: quindi decine di avvocati, compresi quelli che rappresentano le costituendi parti civili, che vorranno intervenire per dire la loro. (m.cir.)
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