Morto Natarelli, medico e politico amato 

Ex primario di Traumatologia ed ex assessore comunale, si mobilitò da volontario per portare acqua in Africa e in Iraq

PESCARA . Un medico dalla grande umanità e un politico appassionato. Era un uomo dalle mille anime Antonio Natarelli, per tutti Tonino, ortopedico, ex primario del reparto di Traumatologia dell'ospedale pescarese, figura storica della sinistra pescarese, volontario di pace e solidarietà nei suoi tanti viaggi in Africa e Iraq e in altre zone calde del mondo, scomparso la notte scorsa all'età di 76 anni dopo aver combattuto a lungo contro una malattia. Gli dicono addio le figlie, Valentina e Giulia, la sorella Ida, il cognato Carlo, le nipoti Elena e Francesca.
Sui social un fiume d'affetto da parte di coloro che hanno conosciuto il lato più profondo della sua grandezza morale. Non ci saranno funerali per l'uomo dal pensiero laico. Una preghiera e una benedizione saranno impartite domani, sabato 26, alle ore 11.30 nella sala del commiato della casa funeraria Dimora del Silenzio a Montesilvano. Originario di Bolognano, viveva a Pescara nella sua abitazione di via Genova dove fino all'ultimo ha incontrato gli amici più cari, quelli con cui ha condiviso una vita di battaglie. Il cordoglio del direttore generale della Asl, Vero Michitelli: «È stato molto amato da tutta la città di Pescara, per la quale si è messo sempre a disposizione. La sua professionalità e umanità lo hanno reso un punto di riferimento per pazienti e colleghi». È stato consigliere e poi assessore ai Lavori Pubblici nell'ultima parte della giunta dell'ex sindaco Marco Alessandrini che lo ha incontrato nelle ultime ore: «Tonino ha seminato tanto amore, era un uomo profondamente buono, un medico dedito al prossimo fino alla fine». Sempre dalla parte dei più deboli, prestava la sua opera gratuitamente nel centro medico Domenico Allegrino di San Donato. Il ricordo del vice presidente del Consiglio regionale, Antonio Blasioli: «Se ne va una persona perbene, medico conosciuto e figura di equilibrio in Consiglio comunale, presidente della commissione politiche sociali sempre impegnato nell'aiuto agli ultimi, nell’accoglienza, nella cura dei più sfortunati. Rammento le sue battaglie per dare le biciclette ai ragazzi rifugiati a Pescara. Insieme all'ex assessore Massimo Luciani inaugurò «un pozzo in Angola con l'associazione Di Martino di cui era animatore, finanziammo progetti per portare acqua ai villaggi».
Aggiunge, la giornalista Monica Di Fabio, che con lui ha condiviso un viaggio in Iraq: «Il grande lavoro per gli ultimi in Africa gli era valso il riconoscimento di console onorario dell'Italia in Angola». «È venuto a mancare un uomo onesto, buono e gentile, un volontario stimato nei Paesi del Terzo Mondo», il ricordo dei consiglieri Massimiliano Di Pillo, Caterina Artese e Domenico Pettinari, che ha lavorato al suo fianco nella cooperazione internazionale: «Agli altri ha donato tutto se stesso».
Il consigliere Piero Giampietro: «Visitava chiunque glielo chiedeva, in qualunque posto, anche durante i lavori del consiglio comunale». Il presidente dei Borghi, Antonio Di Marco: «Le sue origini di Bolognano non gli hanno fatto mai mancare l'attenzione per l'entroterra pescarese». «Era persona di grande umanità che si esprimeva nella limpidezza dei rapporti, nella mitezza e nell'altruismo» ricorda Mario Sorgentone, presidente dell'associazione Consiglieri comunali emeriti. «Un esempio di dedizione per gli altri, nella professione medica, nell'impegno politico e civile, esportato anche oltre i confini nazionali», conclude la segretaria Pd Anna Paolini, «è stato difensore dei diritti di tutti e tutte e ha esercitato le sue competenze professionali e le sue doti umane sempre in favore degli altri. Un tempo, quello della sua vita, investito per la collettività, che, dopo la sua dipartita, lascia un ricordo ricco della riconoscenza di tutti quelli che lo hanno conosciuto».