Movida, rapine e aggressioni a Pescara vecchia: un arresto
In carcere Elvis Neziri, 20enne di origine della ex Jugoslavia: sarebbe una delle figure di spicco della della baby-gang che, tra i mesi di marzo e maggio scorsi, hanno terrorizzato molto giovani
PESCARA. Individuati i presunti autori di altre brutali aggressioni e rapine compiute nei mesi scorsi nel centro storico di Pescara. I carabinieri della Stazione di Civitaquana (Pescara), della Compagnia di Penne (Pescara) e gli agenti della Squadra Mobile della Questura del capoluogo adriatico, al termine di una complessa attività investigativa, hanno arrestato, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 16 giugno dal Gip del Tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea per i reati di «rapina continuata aggravata e lesioni personali» Elvis Neziri, 20enne di origine della ex Jugoslavia e domiciliato a Pescara, e individuato due suoi complici, I.N. (17) e P.A. (15). Il giovane secondo gli inquirenti sarebbe una delle figure di spicco della della baby-gang responsabile, tra i mesi di marzo e maggio scorsi di numerose aggressioni e rapine nei confronti di giovani a Pescara vecchia.
Azioni selvagge e gratuite, senza apparente motivo che terrorizzarono i giovani della movida, causando il ferimento di diversi giovani. In un caso un ragazzo finì in coma. Il 20enne, sarebbe stato ritenuto responsabile di ulteriori due rapine (oltre a due già accertate dalla Mobile in precedenza) commesse lo scorso 29 marzo nei confronti di un 21enne di Civitaquana (Pescara) e il 30 aprile ai danni di un giovane di Pescara. In particolare, per il primo episodio, è stato accertato dagli inquirenti che Elvis Neziri Elvis e i suoi complici minorenni, dopo aver trascorso una serata in un locale di Pescara, attirarono con un pretesto il 21enne di Civitaquana (Pescara) in zona isolata alla periferia di Pescara, e dopo averlo ripetutamente percosso, si impossessarono del suo cellulare, abbandonandolo in stato di shock ai margini della carreggiata.
Nel secondo episodio accertato, i tre giovani, dopo aver attirato il giovane pescarese in una zona periferica con il pretesto di acquistare biglietti di ingresso in un locale, una volta giunti sul posto lo aggredirono con pugni e calci, sfilandogli il giubbotto per impossessarsi di 60 euro e alcuni medicinali che il giovane aveva con sè. Entrambi i giovani aggrediti sono poi finiti in ospedale a Pescara con prognosi di diversi giorni per fratture e lesioni varie. Neziri Elvis, che era ai domiciliari, è stato tradotto presso la casa circondariale S. Donato, mentre la posizione dei due minori indagati (già per un precedente episodio), e che si trovano nel carcere minorile di Casal del marmo (Roma) è al vaglio dell'Autorità Giudiziaria minorile. Carabinieri e Polizia di Stato sottolineano come l'azione sinergica portata avanti in queste settimane abbia permesso di definire compiutamente una nuova e più grave valutazione dei fatti accaduti.
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