PESCARA
Multe con l’autovelox dei Colli: il Comune condannato sette volte
Accolti i ricorsi, aumentano le sentenze a favore degli automobilisti sanzionati per aver superato il limite di velocità. Il Pd: "L’amministrazione dovrà pagare le spese legali"
PESCARA. Non si placano le polemiche attorno all'autovelox di via di Sotto installato il 22 febbraio e rimosso a fine luglio, come da convenzione tra il Comune e la società che ha fornito l’affitto dell’apparecchio, con il quale sono state emesse circa 22 mila sanzioni. Dopo l'accoglimento i primi giorni di luglio del primo ricorso per la mancata omologazione del rilevatore di velocità, stanno arrivando altre sentenze con i giudici di pace che stanno dando ragione agli automobilisti multati per aver superato il limite dei 30 chilometri all'ora, ma anche condannando il Comune al pagamento delle spese legali sostenute dai cittadini. Finora sono sette le sentenze.
Il consigliere comunale Pd Piero Giampietro e il consigliere regionale Antonio Blasioli, insieme alla portavoce del coordinamento Pescara Colli Michela Di Stefano, tornano ad accendere i riflettori su quello che hanno sempre chiamato autovelox-bancomat. "In questi giorni stanno arrivando altre sentenze", dice Giampietro, "contrarie al Comune in cui l'ente è stato condannato a pagare le spese legali dei cittadini. Il pasticcio si aggrava sempre di più e viene fuori che non c'è nemmeno una virgola a posto in questo procedimento. A maggio il ministero delle Infrastrutture aveva rilevato l'inadeguatezza dello strumento". (m.pa.)
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