Muore a 33 anni dopo la discoteca
Si sente male dentro il locale, perde la vita poco dopo al pronto soccorso. La vittima è Enzo Perrucci di Ripa Teatina
PESCARA. L’amico infermiere è stato il primo a cercare di rianimare Enzo Perrucci riverso a terra all’esterno di una discoteca scioccata dal giovane che aveva perso i sensi. Poi, l’arrivo dei soccorsi, il massaggio cardiaco e il defibrillatore fino al trasporto al pronto soccorso dove Perrucci, nato a Chieti e residente a Ripa Teatina, ha perso la vita a 33 anni in seguito a un arresto cardiaco.
Tragedia poco prima dell’alba in via Salara Vecchia a Pescara dove il giovane aveva deciso di trascorrere la serata insieme agli amici andando a ballare nella discoteca Zu Bar, un circolo Arci noto tra gli appassionati di rock indipendente. Sabato sera, la discoteca ospitava il dj Dorian Paic e Perrucci aveva deciso di passare la serata nel locale insieme a una comitiva di una ventina di persone di Ripa Teatina. Trascorrono le ore e, a un tratto, Perrucci si sente male, accusa un malore al bancone secondo la prima ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Pescara guidati dal capitano Claudio Scarponi. Il ragazzo, che di mestiere lavorava nella sua ditta di Ripa Teatina che ripara macchine utensili, viene portato all’esterno. Sono le 5.15 e partono varie telefonate ai soccorsi, sia da parte dei gestori della discoteca Zu Bar in via Salara Vecchia che da altre persone. Nella prima segnalazione arrivata si parla genericamente di un ragazzo forse in stato di ebbrezza ma, intanto, sul posto arriva l’ambulanza della Misericordia. Continuano ad arrivare telefonate mentre ai primi soccorritori le condizioni di Perrucci appaiono ben più gravi. Parte una seconda ambulanza medicalizzata e una volta arrivati all’esterno del locale i soccorritori effettuano prima il massaggio cardiaco al giovane e poi gli applicano il defibrillatore perché, Perrucci, era in arresto cardiaco. Il ragazzo viene intubato e portato al pronto soccorso dove sono proseguite le operazioni per salvargli la vita ma dove il giovane è morto alle 7.15. Sarà l’autopsia disposta per oggi dal pm di turno Anna Rita Mantini a dire qualcosa in più, a chiarire le cause della morte di Perrucci.
Momenti drammatici che hanno richiamato all’esterno tanti ragazzi, la sicurezza e i titolari della discoteca e che hanno gettato nello sconforto Ripa Teatina dove Perrucci viveva con i genitori e le sorelle. «Una famiglia di lavoratori, una famiglia per bene e molto conosciuta» dice affranto il sindaco di Ripa Teatina Ignazio Rucci che conosce bene i Perrucci. Il giovane di 33 anni lavorava con il padre nella sua ditta Pge di Ripa Teatina che si occupa di macchine utensili. A volte, sceglieva di trascorrere il sabato sera a Pescara e non era la prima volta che andava in quella discoteca. Prima la cena e poi l’incontro con altri amici nel locale, circa una ventina sempre di Ripa Teatina. Ad accorrere all’esterno poco dopo le cinque di mattina è stato anche uno dei titolari del locale, Fabio Passeri che ha chiamato i soccorsi. «Aveva la nostra tessera», racconta Passeri che si è precipitato come tanti all’esterno della discoteca. «Si è sentito male al bancone ed è stato accompagnato fuori. Alcuni suoi amici hanno detto alla sicurezza che Perrucci era diabetico e che non aveva l’insulina», aggiunge affranto il titolare.
E’ oggi che si saprà qualcosa in più sulla morte del 33enne dopo che verrà effettuata l’autopsia.
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