Musica nei locali, stop alle 24 Scattano i controlli sul rumore
Dopo le limitazioni imposte dal Comune alle attività, parte la campagna di rilevamento dell’Arta Il direttore Dionisio: «Mettiamo a disposizione tutti i tecnici per capire se l’ordinanza è efficace»
PESCARA. Entrano in vigore oggi (a mezzanotte) i nuovi divieti al centro storico, per limitare i rumori. Il Comune li ha messi nero su bianco due giorni fa, dopo l’annuncio alle associazioni di categoria che rappresentano i locali della movida. Nello stesso tempo partono i controlli dell’Agenzia regionale per la tutela dell’Ambiente, diretta da Maurizio Dionisio, che ovviamente non lascia trapelare quando saranno effettuate le misurazioni ma garantisce che i tecnici dell’Arta effettueranno, «su richiesta del Comune, una campagna di rilevamento dell’inquinamento acustico per appurare se l’ordinanza svolge la sua efficacia» e se i rumori si riducono, in seguito alle limitazioni imposte ai gestori e ai clienti sulla musica, sullo sgombero dei locali e sulla consumazione di bevande alcoliche. «Terremo conto», dice Dionisio, che l’ordinanza del Comune differenzia i locali che sono legittimati a “spettacoli e trattenimenti” da quelli che non lo sono, e usano consolle o filodiffusione, differenziando quindi i controlli». E l’esito sarà «una sorta di cartina al tornasole».
«Considerata la delicatezza della situazione», Dionisio ha «allertato il settore fisico ambientale dell’Arta per mettere tutti i tecnici a disposizione di questa campagna» in modo da rispondere alla richiesta del Comune e valutare se «l’inquinamento acustico persiste». E, se così fosse, si potrebbe pensare ad altre azioni, sempre che non venga prolungata l’ordinanza, la cui scadenza è fissata per il momento al 2 aprile.
Era stata proprio l’Arta a far scattare l’allarme rumori. In una relazione fonometrica inviata al Comune il 24 febbraio ha comunicato l’esito del monitoraggio dei livelli sonori al centro storico, eseguito nel periodo compreso tra l’8 dicembre 2022 e il 31 gennaio 2023. L’accertamento, si legge nell’ordinanza del Comune di due giorni fa, «ha rilevato il mancato rispetto nelle ore notturne dei limiti di immissione sonora previsti dal piano di zonizzazione acustica» del Comune. E i superamenti dei limiti sono dovuti «alla musica amplificata diffusa dai numerosi locali» della zona e «al rumore antropico prodotto dai frequentatori dei locali stessi, nonché dalle numerose persone presenti in strada, che spesso si attardano anche oltre l’orario di chiusura dei locali, a volte dando luogo a schiamazzi, alterchi, accenni di rissa». Tra le fonti di rumore figurano anche le «operazioni di raccolta dei rifiuti e di pulizia delle strade, che avvengono dopo la chiusura dei locali, fin quasi all’alba». Il livello sonoro rilevato dall’Arta risulta «sempre notevolmente superiore al valore limite di immissione notturno (pari a 55 decibel A) con livelli che in alcune giornate superano abbondantemente la soglia dei 70 decibel A». Il Comune, che ha ricevuto degli esposti, oltre alle relazioni della polizia locale, ha quindi deciso di intervenire in via delle Caserme, largo dei Frentani, via dei Bastioni, corso Manthonè, via Catone, via Corfinio, via Petronio, via Flaiano, piazza Unione e piazza Garibaldi. Da oggi la diffusione di musica nelle attività in possesso delle autorizzazioni ex articoli 68 e 80 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, cioè i locali da ballo, deve avvenire esclusivamente a porte e finestre chiuse, fatto salvo il tempo strettamente necessario al passaggio degli avventori e del personale, in caso di somministrazione di alimenti e bevande all’esterno, e impiegando la sola strumentazione descritta nel documento di impatto acustico. Nei locali che non hanno le autorizzazioni ex articoli 68 e 80 del Tulps la diffusione sonora è consentita dalle 8 alle 24 a porte e finestre chiuse, sempre fatto salvo il tempo strettamente necessario al passaggio degli avventori e del personale nel caso di somministrazione di alimenti e bevande all’esterno dei locali. Nelle strade interessate all’ordinanza è vietato da mezzanotte alle 7 il consumo di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione. Lo sgombero di locali e aree pubbliche, infine, non deve arrecare disturbo.
«Considerata la delicatezza della situazione», Dionisio ha «allertato il settore fisico ambientale dell’Arta per mettere tutti i tecnici a disposizione di questa campagna» in modo da rispondere alla richiesta del Comune e valutare se «l’inquinamento acustico persiste». E, se così fosse, si potrebbe pensare ad altre azioni, sempre che non venga prolungata l’ordinanza, la cui scadenza è fissata per il momento al 2 aprile.
Era stata proprio l’Arta a far scattare l’allarme rumori. In una relazione fonometrica inviata al Comune il 24 febbraio ha comunicato l’esito del monitoraggio dei livelli sonori al centro storico, eseguito nel periodo compreso tra l’8 dicembre 2022 e il 31 gennaio 2023. L’accertamento, si legge nell’ordinanza del Comune di due giorni fa, «ha rilevato il mancato rispetto nelle ore notturne dei limiti di immissione sonora previsti dal piano di zonizzazione acustica» del Comune. E i superamenti dei limiti sono dovuti «alla musica amplificata diffusa dai numerosi locali» della zona e «al rumore antropico prodotto dai frequentatori dei locali stessi, nonché dalle numerose persone presenti in strada, che spesso si attardano anche oltre l’orario di chiusura dei locali, a volte dando luogo a schiamazzi, alterchi, accenni di rissa». Tra le fonti di rumore figurano anche le «operazioni di raccolta dei rifiuti e di pulizia delle strade, che avvengono dopo la chiusura dei locali, fin quasi all’alba». Il livello sonoro rilevato dall’Arta risulta «sempre notevolmente superiore al valore limite di immissione notturno (pari a 55 decibel A) con livelli che in alcune giornate superano abbondantemente la soglia dei 70 decibel A». Il Comune, che ha ricevuto degli esposti, oltre alle relazioni della polizia locale, ha quindi deciso di intervenire in via delle Caserme, largo dei Frentani, via dei Bastioni, corso Manthonè, via Catone, via Corfinio, via Petronio, via Flaiano, piazza Unione e piazza Garibaldi. Da oggi la diffusione di musica nelle attività in possesso delle autorizzazioni ex articoli 68 e 80 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, cioè i locali da ballo, deve avvenire esclusivamente a porte e finestre chiuse, fatto salvo il tempo strettamente necessario al passaggio degli avventori e del personale, in caso di somministrazione di alimenti e bevande all’esterno, e impiegando la sola strumentazione descritta nel documento di impatto acustico. Nei locali che non hanno le autorizzazioni ex articoli 68 e 80 del Tulps la diffusione sonora è consentita dalle 8 alle 24 a porte e finestre chiuse, sempre fatto salvo il tempo strettamente necessario al passaggio degli avventori e del personale nel caso di somministrazione di alimenti e bevande all’esterno dei locali. Nelle strade interessate all’ordinanza è vietato da mezzanotte alle 7 il consumo di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione. Lo sgombero di locali e aree pubbliche, infine, non deve arrecare disturbo.