Naiadi, trovato l’accordo: scongiurata la chiusura delle piscine a Pescara
La Regione pagherà 892mila euro all’imprenditore Luciano Di Renzo per i lavori di manutenzione straordinaria
PESCARA. Scongiurato il rischio chiusura per il complesso sportivo Le Naiadi grazie all'accordo raggiunto ieri in serata tra la Regione Abruzzo e la Progetto Sport Gestione Impianti srl che dal 2009 gestisce la struttura di proprietà dell'ente pubblico.
Erano oltre due i milioni di euro richiesti dalla Progetto Sport alla Regione per i lavori di manutenzione straordinaria e per le migliorie apportate nel corso di questi anni, ma mai pagati.
L'accordo, dopo una riunione fiume durata oltre quattro ore, alla quale hanno partecipato il presidente della Regione Luciano D'Alfonso, i dirigenti dell'avvocatura regionale e Luciano Di Renzo responsabile della Progetto Sport con i suoi avvocati e il consulente tecnico, è stato trovato per una cifra di poco inferiore ai novecentomila euro, 892mila per la precisione.
A questo ammontare si è giunti in maniera bonaria e di comune accordo dopo aver ripercorso tutta la storia recente delle Naiadi e verificati tutti i lavori sia di manutenzione straordinaria sia le opere di miglioria della struttura, ma anche le prospettive di un impianto unico, per grandezza e qualità in Italia.
L'obiettivo dichiarato, sia della Regione sia della Progetto Sport, era proprio quello di non finire nelle aule di tribunale per risolvere la questione. A seguito dell'intesa raggiunta, la Progetto Sport ritirerà anche la causa civile, con annessa richiesta di risarcimento danni, intentata contro la Regione.
La Regione, oltre ad aver preso l'impegno formale di corrispondere 892mila euro alla Progetto Sport, si è anche dichiarata pronta a eseguire lavori di manutenzione straordinaria nella struttura, come la sostituzione delle caldaie obsolete, con lo scopo di migliorare l'efficienza energetica della struttura e di conseguenza avere un maggior risparmio.
Da rimandare invece alla fine dell'attuale contratto di concessione che scadrà nel 2019, eventuali modifiche rispetto all'accordo in essere tra le due parti.
«Gli oltre due milioni di euro e più di debito che chiedevamo alla Regione», sottolinea Di Renzo, «saranno stralciati e ci verranno corrisposti 892mila euro. In sostanza, tutte le modifiche sostanziali apportate dalla nostra gestione, come le attrezzature e gli arredi interni, resteranno alla Regione. Abbiamo trovato questa soluzione bonaria per evitare ulteriori problemi e per questo siamo sollevati e contenti. Si risolve un problema davvero annoso e la Regione ha mostrato grande disponibilità e senso di responsabilità, come noi del resto. Come Progetto Sport siamo stati pronti a rinunciare a qualcosa pur di non inficiare il regolare funzionamento delle Naiadi, una struttura che è un fiore all'occhiello per tutta la Regione».
L'impegno formale della Regione a versare 892mila euro (non si sa ancora però con quale tempistica) potrebbe rivelarsi fondamentale anche in vista dell'istanza di fallimento che la Progetto Sport dovrà affrontare il prossimo 15 gennaio in tribunale e nell'indagine per bancarotta fraudolenta a carico di Di Renzo.
«Ho fiducia estrema nella magistratura», evidenzia Di Renzo, «ritengo che la procura debba tenere conto dell'impegno della Regione a restituire quasi novecentomila euro visto che finora nell'istanza non erano contemplati crediti a nostro favore».
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