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Nasce comitato per la difesa delle acque
POPOLI. Si intensificano le iniziative dell'amministrazione popolese dopo il consiglio comunale straordinario convocato in difesa dell'integrità delle risorse naturali del territorio, la cui...
POPOLI. Si intensificano le iniziative dell'amministrazione popolese dopo il consiglio comunale straordinario convocato in difesa dell'integrità delle risorse naturali del territorio, la cui immagine è minacciata dal tam tam mediatico sulla discarica di Bussi che non ha risparmiato l'intero comparto vallivo dell'asta del fiume Pescara. «Siamo stati coinvolti ingiustamente», incalza l'assessore all'Ambiente Giovanni Diamante, «e il danno maggiore, immediato, che stiamo riscontrando è la perdita di immagine e di consistenza degli affari, con la disdetta da parte di turisti e consumatori di pacchetti vacanze e di acquisto delle nostre acque. Gli amministratori, pressati dai cittadini, non possono lasciare che tutto passi, perché le ferite aperte sono dolorose».
Così, proprio dal Comune parte l'iniziativa di costituire un comitato per la difesa del territorio e delle risorse. Un organismo con cui programmare comuni linee d’azione anche con le municipalità limitrofe. Il primo accento viene posto sulla necessità della bonifica, sia della discarica Tremonti – quella veramente inquinata – sia nelle due aree a monte del sito industriale di Bussi, le cosiddette 2A e 2B, sulle quali dovranno insediarsi nuovi investitori.
Insomma se i lavori eseguiti sulla megadiscarica – il cupping e la palancolata realizzati dal commissario governativo Adriano Goio – mettono a parziale riparo il fiume Pescara dalle eventuali infiltrazioni di sostanze contaminanti, non si potrà mai dire che il pericolo sia scomparso e il rischio per il territorio, mare adriatico compreso, sia stato abbattuto. «Questo concetto, fra le molte inesattezze circolate soprattutto nelle più varie trasmissioni televisive», fa notare l'assessore, «è stato recepito tale e quale per quello che è nella sua più vasta gravità e oggi pesa su tutte le nostre attività lavorative ed economiche. Del resto non possiamo negare che sia proprio così. Perciò è necessario che governo, Regione e tutti gli enti interessati si impegnino ad iniziare senza più attendere le bonifiche per risanare il territorio e restituire identità e immagine non solo alla Val Pescara ma a tutta la Regione». Diamante ribadisce che parallelamente alla attività del nuovo comitato intercomunale si promuova una campagna informativa corretta con la diffusione precisa delle localizzazioni dei punti critici, in modo che si possano escludere quelle aree del territorio che, fino ad oggi, sono state gestite con una attenta politica ambientale.
Walter Teti
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