Niente bonus per le seconde case 

Nuovo cambio di scenari per gli aiuti nell’edilizia, ecco i piani del Governo 

L'AQUILA. Niente bonus edilizi sulle seconde e terze case. Il cambio di passo potrebbe concretizzarsi nella revisione generale dei bonus e degli sconti fiscali, che il governo sta mettendo a punto per recuperare risorse utili alla nuova legge di Bilancio. Una vera rivoluzione, dato che sia i crediti d' imposta sulle ristrutturazioni edilizie, che passeranno dal 50 al 36% nel 2025, che quelli per l’efficienza energetica valgono per tutti gli edifici residenziali, senza distinzione.
La riforma potrebbe confermare al 65% l’ecobonus per la prima casa di abitazione, ma solo per le spese che assicurano i migliori risultati in termini di efficienza energetica. E potrebbe spuntare anche la trasformazione dei bonus fiscali in trasferimenti monetari per i contribuenti incapienti. Intanto, piovono emendamenti sul decreto Omnibus all’esame del Senato. Ben 726 tra maggioranza e opposizione: la Commissione bilancio ne dovrà esaminare 489 la prossima settimana. Ma i tempi sono strettissimi: il decreto scade l’8 ottobre e deve ancora passare alla Camera, così il governo ha fatto sapere che senza una fortissima scrematura si rischia la bocciatura in blocco. Restano in piedi, per ora, gli emendamenti della maggioranza che incentivano il concordato fiscale biennale, con uno scudo sugli accertamenti degli ultimi cinque anni, e i nuovi sgravi per gli stranieri, calciatori compresi, che prendono la residenza in Italia. Ad annunciare il taglio dei bonus edilizi su seconde e terze case sono stati la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, i quali hanno comunicato che, «attraverso la prossima Legge di Bilancio, verrà profondamente ripensato il sistema dei bonus fiscali, in modo tale da recuperare risorse».
Dal superbonus all'ecobonus, passando per il bonus ristrutturazioni, sono tante le agevolazioni edilizie che cesseranno o saranno ridotte dopo la scadenza del 31 dicembre 2024. Dal prossimo anno si riduce la percentuale relativa al Superbonus per gli interventi nei condomini, che passerà dal 70 al 65 per cento raggiungendo quella prevista per l’attuale ecobonus. Anche questa agevolazione con scaglioni dal 50 al 65 per cento scadrà a a fine anno. (m.p.)