«No al sequestro dello stipendio» L’ex prefetto Provolo fa ricorso 

La difesa stamane chiederà al tribunale del riesame di annullare il provvedimento disposto dal gup Venerdì il processo: il giudice affiderà a un perito la trascrizione delle intercettazioni telefoniche 

PESCARA. Alla vigilia della prossima udienza preliminare per il disastro di Rigopiano, in programma venerdì prossimo, i legali dell'ex prefetto Francesco Provolo, uno dei principali indagati del procedimento (che in totale ne conta 30), discutono il ricorso presentato contro il sequestro conservativo dello stipendio di Provolo.
IL TRIBUNALE DEL RIESAME Questa mattina gli avvocati Massimo Galasso, Sergio Della Rocca e Giandomenico Caiazza, si troveranno di fronte ai giudici del riesame per tentare di far annullare il provvedimento emesso dal giudice per l’udienza preliminare Gianluca Sarandrea nell'ultima udienza, su richiesta dell'avvocato Romolo Reboa che rappresenta alcune delle parti civili costituite.
GARANZIE PATRIMONIALI Per i legali di Provolo non esistono i presupposti per giustificare un eventuale periculum in mora: e cioè la mancanza delle garanzie delle obbligazioni per le quali è ammessa l'adozione della misura cautelare.
Non disponendo di ulteriori garanzie patrimoniali, sostiene la difesa, il quinto dello stipendio (e poi della pensione) sarà sempre disponibile per un eventuale sequestro.
IL QUINTO DELLO STIPENDIO «Risulta insussistente», affermano i legali, «la legittimazione di chi vanta un credito non ancora attuale, in quanto ipotetico ed eventuale».
In sostanza, stando al ricorso, il gup avrebbe potuto sottoporre a sequestro conservativo esclusivamente la quota di un quinto dello stipendio maturato, dovuto e non ancora pagato all'epoca dell'emissione del decreto, ma non di quelli successivi, ovviamente non ancora maturati.
I CREDITI FUTURI Per questo motivo, si dovrebbe escludere la possibilità di disporre un sequestro per crediti futuri. Il provvedimento emesso dal gup faceva seguito al precedente sequestro conservativo sui beni immobili di una quindicina di imputati, chiesto e ottenuto dallo stesso avvocato Reboa.
Provolo era uno di quelli (insieme ai due dirigenti regionali Carlo Visca e Sabatino Belmaggio, anche loro destinatari del sequestro degli stipendi) che vennero esclusi dal giudice proprio perché titolare del solo usufrutto dei suoi beni.
LE INTERCETTAZIONI Nella prossima udienza si dovrà procedere all'affidamento dell'incarico a un perito per la trascrizione delle intercettazioni telefoniche: ma solo per quelle che riguardano il filone del depistaggio, mentre per quello che era il filone principale del disastro (i due procedimento sono stati da tempo riuniti), il giudice stabilì la loro inutilizzabilità così come sostenuto da gran parte del collegio difensivo.
IL NODO SICUREZZA Sulla prossima udienza potrebbe comunque pesare la questione della sicurezza, sollevata in particolare dall'avvocato Francesco Carli che ha messo nero su bianco, citando a riguardo anche la Costituzione, e affermando che permane un rischio alto, nonostante le misure adottate finora dal presidente del tribunale, per la presenza nelle aule di un gran numero di persone fra avvocati, imputati e soprattutto le oltre 150 parti civili.
Ma fino a oggi, agli interessati non è pervenuta alcuna comunicazione contraria dal tribunale, per cui l'udienza si dovrebbe tenere regolarmente tra due giorni.
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