ABRUZZO

Noemi, festa degli 11 anni al Flaiano di Pescara per aiutare tanti bimbi 

Il papà Andrea invita tutti allo spettacolo dell’11 giugno: «I biglietti venduti ci aiuteranno ad aprire la Rianimazione pediatrica»

GUARDIAGRELE. Noemi, la piccola grande Noemi, sta per compiere 11 anni e dal suo lettino invita l’Abruzzo che, come lei, non si arrende mai a partecipare a una grande festa, con artisti famosi dello spettacolo, che la Onlus “Progetto Noemi” sta organizzando a Pescara per l’11 giugno. Ogni biglietto acquistato è una carezza che diamo alla bambina di Guardiagrele malata di Sma1, diventata un simbolo di forza come tanti altri piccoli abruzzesi che ogni giorno devono conquistarsi la vita. L’intervista che Andrea Sciarretta, papà di Noemi, ha rilasciato al Centro, in un giorno molto particolare, è un appello rivolto al cuore dell’Abruzzo autentico. Che riesce a vedere anche l’invisibile e non lascia mai nessuno solo.

La piccola Noemi con la sua famiglia

Papà Andrea, Noemi ha appena festeggiato la sua prima comunione. Che significato ha per te e per la tua famiglia questa giornata?
Ha un significato straordinario. È il giorno in cui capisci profondamente che la strada che stiamo percorrendo è quella giusta. Noemi, nel giorno della comunione, ha vissuto un momento di condivisione con i suoi compagni di classe, con i catechisti, un momento di vera inclusione. È emozionante per chi non ha disabilità, figuriamoci per chi ha una vita come quella della mia bambina.
Sta per arrivare un altro traguardo importante: il 31 maggio quando Noemi compirà 11 anni. È così?
Per Noemi e per i bambini come lei ogni anno che passa è una vittoria estrema, perché vinciamo sulla Sma. Essere arrivati a festeggiare insieme l’undicesimo compleanno ci fa alzare verso il cielo la coppa della vita, della forza, della tenacia. Mai ci saremmo immaginati che da una difficoltà così grave potessero scaturire una opportunità di vita così grande e tanti obiettivi sociali e medici raggiunti in Abruzzo. Va condiviso perché è la festa di tutti.
Quando e dove si farà quest'anno?
Si farà all'Auditorium Flaiano di Pescara, l’11 giugno alle 18. Per partecipare occorre acquistare un biglietto sul sito internet ciaoticket.com o per numero telefonico 333-5001699 dove è possibile prenotare il biglietto. Tutto il ricavato della serata andrà in beneficenza al Progetto Noemi per continuare a ottenere gli obiettivi, e tutti gli artisti che prenderanno parte allo spettacolo, capitanati da Federico Perrotta che è l’organizzatore, si esibiranno gratuitamente. Verranno da tutt’Italia a proprie spese per contribuire alla causa.
Sul palco saliranno tanti amici di Noemi, nomi conosciutissimi come gli ospiti degli anni passati, naturalmente anche quest’anno preferisci l’effetto sorpresa, giusto?
Credo che sia il modo più bello, perché l’importante è esserci, acquistare il biglietto per farsi cullare dalla magia di Noemi. Sicuramente, come ogni anno, ci saranno diverse sorprese, ma la serata bisogna viverla. Dire i nomi dei partecipanti toglie la sorpresa.
Ogni biglietto acquistato è una carezza a Noemi e a tutti i bimbi che fanno parte della Onlus che hai fondato. Giusto?
Assolutamente sì. Negli anni abbiamo raggiunto obiettivi importanti: aiutiamo le famiglie, interveniamo nei casi più drammatici, acquistiamo ciò che la famiglia non può sostenere, grazie alla solidarietà e a eventi come questo. Tutto ciò è di centrale importanza perché siamo uno strumento reale e quest’iniziativa farà sì che possiamo continuare a esserlo. Il Progetto Noemi è un sostegno costante che cerca sempre di fornire aiuti sanitari, sociali e per i servizi essenziali. Siamo riusciti a creare il primo reparto di terapia pediatrica subintensiva e il fondo regionale per famiglie. E adesso stiamo lottando con forza per la Rianimazione pediatrica.
Ecco l’obiettivo. Una montagna da scalare, ma la vetta è vicina. A Pescara nascerà il primo reparto di terapia intensiva pediatrica d’Abruzzo. A che punto è l’iter?
Occorre prima fare una profonda riflessione: dobbiamo essere consapevoli che ad oggi in Abruzzo non esiste una Rianimazione pediatrica e i bambini che hanno bisogno di assistenza vengono assistiti nei reparti per gli adulti. Chi non è a conoscenza deve provare a rendersi conto che può succedere a tutti che un bambino possa avere una fragilità. Non auguro a nessuno di dover uscire da casa e dalla propria regione per garantire la qualità specifica di assistenza. Per questo chiediamo con insistenza e con forza che ci sia un reparto per i bambini con fragilità a servizio di tutto l’Abruzzo. Siamo a un punto importante e cruciale. In questi mesi abbiamo lavorato intensamente affinché ci possa essere un percorso concreto che porti alla realizzazione di 4 posti di Terapia intensiva pediatrica. Abbiamo fatto passi enormi, mi corre l’obbligo di ringraziare l’assessorato alla Sanità e il presidente della Regione che hanno colto la necessità di realizzare questo reparto.
Come sarà il reparto e chi curerà i bimbi come Noemi? Quello che possiamo dire oggi è che sono già stati creati gli spazi che dovranno accogliere i bambini con patologie gravissime o che necessitano di assistenza. Ma il punto importante, il più innovativo e rivoluzionario, è che l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma è parte integrante del progetto di Terapia intensiva pediatrica. Grazie alla Onlus di Noemi siamo riusciti a coinvolgerli e fanno parte dei tavoli tematici e professionali.
Il Bambino Gesù sta già formando il personale dell’ospedale di Pescara che periodicamente si reca a Roma, inoltre certifica tutte le acquisizioni scientifiche che gli operatori sono riusciti a raggiungere. Bisogna infatti avere delle competenze specifiche pediatriche. L’ospedale quindi certifica il percorso di formazione e gli step raggiunti da ogni singolo operatore sanitario. Ancor di più, il Bambino Gesù si è reso disponibile a fare, dal primo giugno fino a fine anno, una convenzione stabile con la quale tutte le settimane di ogni mese verrà un’équipe da Roma a formare l’équipe di Pescara e inoltre tutti i giorni dal lunedì al venerdì per un’ora al giorno ci saranno dei collegamenti tematici.
Sulla porta del reparto, nell'ospedale Spirito Santo di Pescara, c'è già la targhetta. Come sarà all’interno, quali colori avranno i muri e i soffitti?
L’interno dovrà essere all’altezza. Sarà una carezza a quei bambini e alle famiglie che vivranno momenti molto duri in un’intensiva pediatrica.
Io li ho vissuti, è davvero difficile. Noi del Progetto Noemi doneremo parte del ricavato raggiunto per il compleanno di Noemi per gli allestimenti interni. Verrà da Torino un professionista che curerà l’aspetto del reparto. I temi saranno i fondali marini con i delfini, l’animale simbolo di Pescara. Sarà un reparto coloratissimo per cercare di alleggerire i giorni di ricovero, per quando il mondo diventa solo nero dobbiamo cercare di colorarlo.
Bella immagine. Ci fa tornare indietro negli anni, quando Papa Francesco si avvicinò a Noemi, ancora piccolissima, le diede un bacetto e le regalò il suo cappellino bianco. Tutto parte da qui.
Il Papa ha reso visibile ciò che molte volte agli occhi degli altri è invisibile, e cioè che esistono famiglie che lottano all’interno delle proprie case con mille difficoltà, sostituendosi a ogni figura assistenziale, donando anima, corpo, lavoro e carriera al proprio figlio. Papa Francesco ha reso visibile queste difficoltà. E Noemi ne è diventata, da quel momento, la portavoce.
Lei non rappresenta solo se stessa, ma un mondo che ha bisogno di supporto. Noi abbiamo voluto creare un grande salvadanaio affinché si possa sostenere anche chi non ha la possibilità di essere baciato dal Papa. E in questi 11 anni abbiamo fatto tesoro di quella grande opportunità che ci è stata donata per generare gli strumenti per il futuro di tanti bambini. Vi aspetto alla festa di Noemi. È la festa di tutti.
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