«Noi abbandonati tra fango e crolli»

La rabbia dei residenti di Loreto dopo il nubifragio che ha fatto franare anche una strada: poteva essere una tragedia

LORETO. Passata l’emergenza, a Loreto si contano i danni. Il nubifragio che si è abbattuto l’altro ieri sul paese vestino ha avuto conseguenze devastanti sul centro urbano lasciando dietro di sé anche un fiume di polemiche da parte dei cittadini, molte riportate a chiare lettere anche su Facebook. Il violento temporale ha provocato allagamenti e smottamenti in più punti del territorio e il crollo di una strada e di un muro nel centro storico. Tanta la paura per gli abitanti di via Gerardo Rasetta dove ora c’è una frana di oltre dieci metri di lunghezza e per i proprietari o inquilini di quelle palazzine rimane solo una sottile striscia di cemento per rientrare in casa. Qui è venuto giù il muro di contenimento che faceva da supporto alla strada, a causa della rottura delle condutture e il successivo crollo del terrapieno. L’eccessivo apporto di acque bianche ha determinato l’esplosione delle condotte interrate che hanno mandato in aria anche l’asfalto e i tombini, aprendo delle voragini lungo le strade che fortunatamente non hanno fatto vittime.

La frana di via Rasetta per molti cittadini è stata una tragedia annunciata: più volte in passato infatti sono stati segnalati al Comune avvallamenti e sprofondamenti del manto viario di quella zona dovuti probabilmente a un lento dissesto del sottosuolo e delle condotte idriche usurate. I residenti raccontano che spesso si sono ritrovati con taverne e scantinati allagati perché l'acqua piovana, incanalandosi lungo le strade, da piazza Garibaldi in giù, non essendo raccolta adeguatamente dai tombini, correva fino a raggiungere le abitazioni situate più in basso.

Il nubrifagio di due giorni fa ha fatto esplodere il malcontento: quello che più in generale lamentano i cittadini è lo stato di degrado e di abbandono in cui versa da anni il centro storico loretese, vittima dell’incuria e della mancanza di manutenzione. «Dovevamo assistere addirittura al crollo di una strada», dice adirato Nevio Antico, «perché gli amministratori si accorgessero di come è ridotto il centro storico dove il sistema idrico risale a sessant’anni fa e non sono mai stati fatti interventi risolutivi». Alle aspre polemiche di quest’ultimo si sono aggiunte le lamentele di un altro residente del quartiere a ridosso di via Rasetta, Nicola Marini che, ieri mattina, con l’aiuto dei familiari, stava liberando il seminterrato dalla melma e dall’acqua che aveva toccato il mezzo metro di altezza. «L’evento meteorologico eccezionale di ieri», racconta, «ha solo messo in evidenza uno dei disagi con i quali convivono da tempo gli abitanti del centro storico. Ci sono griglie e tombini tappati che non riescono a far defluire l’acqua piovana che penetra quindi nei nostri scantinati». Problemi nelle condotte idriche anche in via Cappuccini dove vere e proprie bombe d’acqua hanno fatto saltare le tubature sollevando in più punti l’asfalto e richiedendo l’intervento tempestivo dei tecnici dell’Aca. «Sono cominciati all’alba di ieri», recita un comunicato dell’Aca, «gli interventi sul territorio di Loreto Aprutino per ripristinare la rete fognaria distrutta in ampi tratti dal nubifragio. Stiamo cercando di liberare le condotte dai detriti, per poi iniziare la sostituzione delle reti e successivamente il manto d’asfalto. Tale intervento d’emergenza potrà determinare la temporanea sospensione dell’erogazione idrica, disagi che cercheremo di limitare al minimo per completare in breve tempo l’opera».

Claudia Ficcaglia

©RIPRODUZIONE RISERVATA