Nuova sede finanza Pescara Lo Stato non paga i lavori azienda rischia il fallimento
Per questioni burocratiche, la Sim Project appalti srl non riesce a onorare il fido con la Cassa di risparmio di Pescara e Loreto rischia di chiudere
PESCARA. La società Sim Project appalti srl, subappaltatrice dei lavori di costruzione della nuova caserma della Guardia di Finanza, rischia il fallimento perché non riesce a ottenere il pagamento dei lavori, somma "indispensabile" per far fronte ad un fido concessole dalla Cassa di Risparmio di Pescara e Loreto, che l'istituto di credito non intende più rinnovare.
La vicenda - come ha spiegato l'avvocato Giancarlo Viglione, che assiste la società - annega nel mare della burocrazia: il contratto d'appalto per la costruzione della caserma delle Fiamme Gialle è stato sottoscritto nel 2010 tra il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche di Lazio, Abruzzo e Sardegna e un'altra società, la Prismo Universal Italiana, che ha subappaltato parte dei lavori alla Sim Project. Quest'ultima li ha eseguiti senza ottenere il corrispettivo per il fallimento della Prismo, dichiarato dal Tribunale di Roma nel gennaio scorso.
"Poiché la Prismo risulta creditrice nei confronti della Guardia di Finanza di una somma pari a circa un milione di euro", ha spiegato l'avvocato Viglione, "la Sim Project ha chiesto il pagamento a suo favore di quella somma, ma il riscontro è stato finora negativo, poiché la Gdf ritiene di non aver debiti nei confronti della Sim Project".
Ora la società "rischia seriamente il fallimento a causa della situazione che si è determinata", ha riferito il legale: "Il titolare è stato già costretto a licenziare una ventina di maestranze, i fornitori storici di materiale non gli consentono più di acquistare con promessa di pagamento e la banca ha chiesto il rientro del fido entro il 31 maggio".
La vicenda - come ha spiegato l'avvocato Giancarlo Viglione, che assiste la società - annega nel mare della burocrazia: il contratto d'appalto per la costruzione della caserma delle Fiamme Gialle è stato sottoscritto nel 2010 tra il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche di Lazio, Abruzzo e Sardegna e un'altra società, la Prismo Universal Italiana, che ha subappaltato parte dei lavori alla Sim Project. Quest'ultima li ha eseguiti senza ottenere il corrispettivo per il fallimento della Prismo, dichiarato dal Tribunale di Roma nel gennaio scorso.
"Poiché la Prismo risulta creditrice nei confronti della Guardia di Finanza di una somma pari a circa un milione di euro", ha spiegato l'avvocato Viglione, "la Sim Project ha chiesto il pagamento a suo favore di quella somma, ma il riscontro è stato finora negativo, poiché la Gdf ritiene di non aver debiti nei confronti della Sim Project".
Ora la società "rischia seriamente il fallimento a causa della situazione che si è determinata", ha riferito il legale: "Il titolare è stato già costretto a licenziare una ventina di maestranze, i fornitori storici di materiale non gli consentono più di acquistare con promessa di pagamento e la banca ha chiesto il rientro del fido entro il 31 maggio".
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