“If a night”
Nuovo album per gli Shijo X i teramani elettro-trip hop
TERAMO. Anni di fruttuosa collaborazione con lo studio Bombanella Soundscapes di Davide Cristiani, gli Shijo X scelgono la neonata etichetta indipendente BombanellaRecords per l'uscita del loro...
TERAMO. Anni di fruttuosa collaborazione con lo studio Bombanella Soundscapes di Davide Cristiani, gli Shijo X scelgono la neonata etichetta indipendente BombanellaRecords per l'uscita del loro secondo lavoro. “If anight” mantiene le promesse alimentate da un esordio,“One minute before” (Ideasuoni 2009), che era valso alla band teramana il palco dell'Italia Love Wave Festival 2011 comemiglior gruppo abruzzese. Nel nuovo episodio, la crescita nella ricerca del suono e dell'identità del gruppo sembra netta. Allergici alle chitarre scordate e convinti della nuova formazione a quattro,gli Shijo X perfezionano la formula electro-trip hop degli esordi puntando sull'essenzialità e la raffinatezza,senza rinunciare alla sperimentazione. Abbandonate le incursioni, a tratti dispersive, latin-afro-hip hop degli inizi, si passa all'esplorazione di un trip hop di seconda generazione, quasi à la Thievery Corporation. L'uso ragionato di contrasti e giustapposizioni rappresenta il tratto distintivo della ricetta Shijo X: il gioco consiste nell'innestare il soave cantato soul e rnb di Laura Sinigaglia su loop elettronici, sintetizzatori e cascate di pianoforti acustici (Almost In Trouble), condirlo con campionamenti intelligenti (la sveglia di Uptown Bike, i fischiettii di Krueger, i videogiochi sparsi, le sonorità da spy storydi Running) e vedere l'effetto che fa. Il risultato è un mix piuttosto cool di contemporaneo e vintage, in grado disdrammatizzare arrangiamenti ombrosi a la Portishead (Bologna By Night, Zabriskie's Bench) e basi ritmiche spettrali a la Moloko (Color). “If a night”, per coerenza stilistica e immaginario evocato,è quasi un concept album. Uno scrigno di avventure notturne, reali o solo sognate scandite da un passare del tempo a sua volta fissato su tre intriganti stacchetti strumentali (“2 a.m.”, “4 p.m.”, “6 p.m.”) e su certi echi di carillon.Dieci brani tridimensionali e dieci potenziali singoli perun gruppo che, nonostante la svolta scura, è ancora - esempre più - capace di trasmettere buonumore.
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