Nuovo rogo all’impianto rifiuti Il sindaco: attività da sospendere 

Appello di Perazzetti alla Regione: bisogna verificare se sono rispettate le condizioni di sicurezza E annuncia di rivolgersi anche all’Arta e alla Asl per le analisi: «Va tutelata la salute dei cittadini» 

CITTÀ SANT’ANGELO. «La Regione sospenda immediatamente le autorizzazioni in attesa di verificare se ci siano le giuste condizioni di sicurezza nel trattamento dei rifiuti». Così il sindaco di Città Sant’Angelo, Matteo Perazzetti, torna a intervenire sull’azienda Terraverde di Piano di Sacco che si occupa di stoccaggio di rifiuti e che è stata interessata da tre incendi, di cui due solo nell’ultima settimana. Una circostanza che ha allarmato ancora una volta il primo cittadino che già nei giorni scorsi si era dichiarato fortemente contrario alla presenza dell’attività sul territorio comunale e che aveva già annunciato di essere pronto a scrivere alla Regione per chiedere di fare ulteriori verifiche nel sito. «Non ho fatto neanche in tempo a scrivere la mia nota, perché a distanza di una settimana sono stato nuovamente chiamato dal Prefetto in tarda serata per un nuovo incendio che ha interessato i rifiuti stoccati nel capannone», commenta Perazzetti. Anche in questo caso, il rogo si è sviluppato intorno alle 23,30 e ha visto in azione i vigili del fuoco che sono riusciti a domare le fiamme.
«Questa volta l’incendio è stato più ampio di quello della scorsa settimana, così come è stato molto più complesso spegnerlo per l’ingente quantitativo di rifiuti stoccati nl capannone». Perazzetti, che ricorda come nell’azienda vengano stoccati principalmente rifiuti ospedalieri non pericolosi, come ad esempio i pannoloni, ribadisce la contrarietà all’impianto, come già espresso in sedi istituzionali e ricordato all’indomani del precedente rogo. «Se a due mesi dall’ottenimento delle autorizzazioni», prosegue il primo cittadino, «si sono verificati in una settimana ben due episodi per autocombustione dei rifiuti, questo significa che evidentemente la società non riesce a gestire in sicurezza l’attività. E questo mi spaventa molto. Per questo chiederò alla Regione di procedere alla sospensione immediata delle autorizzazioni e quindi dell’attività, per poi procedere alla verifica puntuale del rispetto di tutte le norme di sicurezza nelle operazioni di smistamento dei rifiuti, che sono davvero tanti. Basti pensare che ieri (martedì ndc) si è dovuti intervenire con un caterpillar per trasportare i rifiuti all’esterno del magazzino e riuscire a domare la combustione dalla quale si è sprigionato moltissimo fumo come ho verificato andando subito sul posto».
Per il momento, come rivela il sindaco, non sembrano esserci state conseguenze tali da rendere necessaria alcuna ordinanza, come avvenne invece nel 2011 quando l’allora sindaco Gabriele Florindi, a seguito di un grave incendio che interessò lo stesso sito, dovette emettere il divieto di raccolta di ortaggi e utilizzo dell’acqua, con un contenzioso che si è definito dopo anni con il risarcimento da parte della società al Comune per le spese sostenute. «Scriverò anche all’Arta e alla Asl, oltre che alla Regione, affinché vengano compiute tutte le analisi e le verifiche del caso perché, da sindaco, devo tutelare la salute dei concittadini, preoccupati tanto quanto me per questi due incendi ravvicinati».