TERRORE NEGLI ANNI ’70
Oltre 100 rapine e 2 omicidi
PESCARA. E' stato Rolando Battestini, «il Vallanzasca d'Abruzzo», morto suicida a marzo del 1992 nel carcere di Campobasso a dare il nome con il fratello Pasquale, ucciso nell'88 a Giulianova mentre tentava di forzare un posto di blocco, alla banda che tra gli anni Settanta e Ottanta seminò il terrore tra l'Abruzzo e le Marche. Una banda composta da 29 ragazzi della Pescara borghese, tra cui Massimo Ballone, che mise a segno 114 rapine e due omicidi.
Clamorosa l'evasione armata dal carcere di San Donato, nel 1985, di sei componenti, due dei quali uccisi dalla polizia a Roma. E' nel carcere di Sulmona che Ballone scrive un libro autobiografico. Si laurea in Scienze della Educazione con 110 e lode all'università dell'Aquila con una tesi in criminologia sociale. Con Ballone, quello della banda dei kalashnikov che dal 1997 al 2006 aveva compiuto una serie di rapine a portavalori e banche, elemento di spicco è stato anche Claudio Di Risio che negli anni scorsi è stato anche vittima di un accoltellamento vicino allo stadio di Pescara.
Clamorosa l'evasione armata dal carcere di San Donato, nel 1985, di sei componenti, due dei quali uccisi dalla polizia a Roma. E' nel carcere di Sulmona che Ballone scrive un libro autobiografico. Si laurea in Scienze della Educazione con 110 e lode all'università dell'Aquila con una tesi in criminologia sociale. Con Ballone, quello della banda dei kalashnikov che dal 1997 al 2006 aveva compiuto una serie di rapine a portavalori e banche, elemento di spicco è stato anche Claudio Di Risio che negli anni scorsi è stato anche vittima di un accoltellamento vicino allo stadio di Pescara.
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