DALLA PARTE DEI CITTADINI
Oltre ottomila famiglie abruzzesi risarcite per i call center selvaggi
Come difendersi dalle telefonate ossessive del telemarketing che arrivano sul fisso o al cellulare. Il teramano Lucci, presidente nazionale del Corecom, spiega qual è la ricetta ai lettori del Centro
PESCARA. Subissati di telefonate dai call center che propongono di cambiare gestore per risparmiare sulla bolletta. Inondati da offerte promozionali magari valide solo 12 mesi per pagare poi il doppio senza essere stati informati. C’è un modo per difendersi dal telemarketing selvaggio? È possibile zittire i piazzisti telefonici, e come?
La risposta è tutta abruzzese. Ha 39 anni, Filippo Lucci, teramano di Bisenti e presidente nazionale del Corecom, una carica alla quale è stato rieletto per la seconda volta e per meriti di servizio. È lui a spiegare agli abruzzesi la ricetta anti-piazzisti telefonici.
Presidente Lucci quanti abruzzesi vi hanno chiesto aiuto? «Nell’ultimo anno, da luglio 2018 a luglio 2019, che combacia con l’entrata in vigore della nuova piattaforma digitale Conciliaweb, 28mila cittadini, tra famiglie e imprese, si sono rivolti al Corecom, contattando il Comitato regionale per le comunicazioni via mail, telefonicamente o andando negli uffici. Di questo esercito di abruzzesi stalkerizzati dai call center a ogni ora del giorno, in più di 8mila hanno avviato procedura di conciliazione. Quindi, si sono registrati alla piattaforma per vedersi garantiti i propri diritti di fronte a truffe e contratti non rispettati, o altre fattispecie anche di servizio, come linee telefoniche che non funzionano bene».
Il dato 8mila è molto alto?
«L’Abruzzo è primo in Italia per numero di conciliazioni e per buon esito delle stesse che da noi ha raggiunto l’87% dei casi. Sì, è un dato straordinario. La conciliazione è totalmente gratuita ed è anche digitale. Si fa tutto on-line, senza spostarsi da casa, con il telefonino o in audio e video conferenza. Nell’ultimo anno inoltre le associazioni dei consumatori hanno svolto un ruolo importante collaborando con noi e con molti cittadini che non hanno dimestichezza con l’utilizzo della tecnologia, persone anziane, fasce deboli».
Ci può fare un esempio di conciliazione?
«La più diffusa è questa: l’utente debole viene chiamato da un operatore che inizia a fargli una serie di richieste generali, domande del tipo come si trova col suo operatore, quanto paga e se sa che ci sono delle promozioni assolutamente vantaggiose che gli faranno risparmiare fino al 50% del costo della tariffa che oggi paga. L’utente ovviamente invogliato pronuncia una serie di sì registrati nella telefonata, e così cambia operatore senza comprendere esattamente che sta passando da una società ad un’altra che gli riserverà una brutta sorpresa, ossia un costo accessorio di cui non si è parlato chiaramente, ma di cui l’utente si rende conto quando gli arriva la prima bolletta a casa».
Parliamo di contratti di telefonia, luce, gas e acqua?
«Di qualsiasi tipo anche se il Corecom Abruzzo si occupa esclusivamente di telefonia mobile e fissa. Per luce, acqua e gas noi riceviamo le segnalazioni che rigiriamo alle altre autorità che se ne occupano. Ma da marzo abbiamo firmato una convenzione con un’altra authority, assumendo una nuova competenza per la tutela della privacy. Quindi ci si può rivolgere al Corecom anche per denunciare la pubblicazione impropria di video, foto e dati personali».
E poi?
«Per il telemarketing selvaggio c’è anche la possibilità di proteggere il proprio numero di cellulare. Prima il Registro pubblico delle opposizioni riguardava esclusivamente i numeri fissi, ma adesso ci si può iscrivere al registro anche da cellulare per non essere più chiamato dai call center».
In che modo?
«Entrando in una lista riservata. Così, se si viene poi contattati dai piazzisti della telefonia, il Corecom interviene».
E che cosa rischia l’operatore che fa stalking?
«Può prendere una multa da 10mila a 50mila euro. È un deterrente più pesante introdotto da quest’anno. Il mio consiglio è quello di iscriversi al registro delle opposizioni entrando nel sito Registro delle opposizioni.it».
Come si contatta invece il Corecom Abruzzo?
«Scrivendo a www.corecomabruzzo.it. Nel sito ci sono tutti i numeri di telefono e le mail. Abbiamo sedi aperte in piazza Unione a Pescara e all’Aquila in via Iacobucci, nel palazzo del Consiglio regionale. Per di più, un giorno a settimana siamo anche a Teramo (Genio Civile, in via Cirulli) e ad Avezzano».
Altre notizie utili per i cittadini?
«Le nuove App disponibili sul mercato che consentono di comprendere alla chiamata chi ci sta contattando. Se c’è un soggetto che vuole fare marketing la App lo riconosce subito tramite una ricerca immediata che fa sulla rete, permettendo all’utente di non rispondere».
C’è sempre il giro di compravendita di numeri di cellulare privati?
«Sì che c’è. E il mio consiglio è quello di non lasciare il proprio numero telefonico in nessun supermarket. Inoltre, visto che il Registro delle opposizioni si aggiorna mensilmente se un utente si iscrive ma il mese successivo va al supermercato e dà il consenso per il telefono, in automatico il numero torna essere disponibile sul mercato. Ecco perché bisogna fare attenzione. Se non si vuole essere disturbati non bisogna dare il numero, e rinnovare costantemente l’iscrizione al registro. Ci sono tanti iscritti e il trend è in crescita del 30% così come in futuro si potranno fare conciliazioni su altre fattispecie di contratti. Il Corecom è a disposizione a 360°».
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