“Ora ripartiamo”, convention di Confindustria Squinzi a Pescara: "L'emergenza non è finita"
La settima edizione della convention degli industriali abruzzesi all'auditorium del teatro Flaiano
PESCARA. «C’è un dato di fatto sul quale non possiamo non concordare tutti: abbiamo attraversato e stiamo ancora attraversando, anni difficili. Dall’aprile del 2008 abbiamo perso il 25 per cento di produzione industriale e, sebbene gli indicatori economici mostrino i primi segnali di inversione di tendenza, l’emergenza non è certo terminata», così il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, intervenuto a Pescara alla settima convention di Confindustria Abruzzo. «Ora ripartiamo», è stato lo slogan dell'incontro degli industriali abruzzesi all’Auditorium Flaiano. Dopo l’intervento introduttivo del presidente di Confindustria Abruzzo, Mauro Angelucci, alla tavola rotonda, moderata da Nicola Porro, vicedirettore del Giornale, ha partecipato il ministro per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato, il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, l’Ad Medoilgas Italia Sergio Morandi, il Regional Manager di Unicredit Frederik Geertman, l’ad di Strada dei Parchi Cesare Ramadori e il direttore Sviluppo Rete Terna Stefano Conti. Hanno dato forfait il ministro per le Infrastrutture e i trasporti Maurizio Lupi e il segretario generale della Cgil Susanna Camusso. Ha concluso i lavori Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria.
Squinzi: occorre il sostegno della politica. Rivolgendosi al ministro Flavio Zanonato, il presidente di Confindustria ha fatto notare di non sentirsi più pessimista di lui, «anzi noi imprenditori siamo ottimisti per definizione». Squinzi ha aggiunto che «ora inizia una nuova sfida. Non vogliamo, non possiamo accontentarci di una ripresa debole e incerta - ha aggiunto. Il nostro sistema industriale ha tutte le potenzialità per tornare a crescere a ritmi elevati, ma per farlo ha bisogno di essere sostenuto dalla politica, alla quale spetta il compito di creare condizioni di contesto favorevoli all’attività d’impresa. L’efficienza amministrativa, la legalità, il fisco, il costo del lavoro, le infrastrutture, il credito, il collegamento tra scuole e mondo del lavoro sono i grandi temi di cui ci dobbiamo occupare nell’immediato per consentire alle imprese italiane di operare e di essere competitive in un mercato sempre più vasto, aperto e concorrenziale». Poi l'affondo sulla legge di stabilità: «È lo strumento attraverso il quale dare un seguito alle richieste delle imprese. Gli interventi delineati dal governo nel disegno di legge vanno nella giusta direzione, ma l’entità degli stanziamenti è assolutamente insufficiente a garantire un impatto forte sull’economia. Abbiamo assoluta necessita di piu coraggio su una serie di punti».
Zanonato: serve un'allenza per il Paese. «Occorre un’allenza che deve mettere insieme un pò tutte le forze che credono nella ripresa del nostro Paese», ha detto il ministro per lo Sviluppo economico. L’obiettivo per il ministro è quello «di mettere in moto iniziative che hanno la caratteristica di dialogare in modo franco e di spiegare le cose, e di non ricercare un interesse parziale, perchè l’interesse parziale, si è visto ormai in mille occasioni, è un interesse che uccide l’interesse nazionale».
Angelucci: basta con gli sprechi. «Vogliamo la certezza che gli sprechi, finalmente, cessino; che gli enti inutili e fortemente indebitati vengano soppressi. Non ce li possiamo più permettere». Lo ha affermato il presidente di Confindustria Abruzzo, Mauro Angelucci, nel suo intervento. Secondo Angelucci, così come «è riuscita a risanare i conti della sanità», la Giunta Chiodi dovrebbe agire anche su «consorzi industriali, aziende acquedottistiche, comunità montane e tutta un'altra selva di enti che non funzionano e vanno chiusi». A Chiodi gli industriali abruzzesi chiedono «di dare segnali forti», anche attraverso «una riduzione della pressione fiscale sulle imprese e sui cittadini, messaggio vincente, pieno di fiducia per gli abruzzesi». Confindustria illustra al futuro vincitore delle prossime elezioni regionali anche alcune priorità da portare avanti entro il 2020: da «un serio programma di infrastrutture ad »una soluzione al dramma dell'Aquila non ancora ricostruita« fino alla corretta programmazione dei Fondi strutturali europei. »L'Abruzzo - ha concluso Angelucci - deve recuperare la chiarezza istituzionale, la certezza delle regole e la fiducia nelle istituzioni, nella giustizia e nella politica«.
Squinzi: occorre accelerare la ricostruzione. Nel suo intervento alla settima convention di Confindustria Abruzzo, il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi si è soffermato anche sulla ricostruzione post terremoto dell’Aquila. Del percorso di crescita da promuovere «deve assolutamente far parte - ha detto - anche il completamento della ricostruzione post terremoto, soprattutto nel riavvio e nel consolidamento delle attività economiche. È necessario imprimere una robusta accelerazione agli interventi di ricostruzione nel capoluogo - ha proseguito Squinzi - scrivendo la parola fine ai rimbalzi di responsabilità sulla carenza di risorse e sui tempi della ricostruzione. È fondamentale che agli interventi si continui a garantire la necessaria trasparenza e sorveglianza, senza tuttavia eccedere in sensazionalismi e annunci ad effetto, buoni solo a riempire qualche pagina di giornale».
Ecco il livetweet della convention
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