Ora si apre il caso politico Il Pd: «Pescara alla deriva» 

Il consigliere regionale Dem Blasioli: sommerso anche l’ospedale, è grave Tombini otturati, Sola convoca gli assessori. Pettinari: già rotti i nuovi asfalti

PESCARA. Strade invase da fiumi d’acqua, tombini otturati, asfalto distrutto, traffico bloccato e sottopassi chiusi. E poi ospedale allagato con gli interventi chirurgici sospesi. Questa la cartolina da Pescara inviata dall’opposizione, nel primo giorno di pioggia, al sindaco Carlo Masci che si trova a Lisbona – ieri sole pieno e 31° di massima – per parlare di Pescara come esempio di città intelligente e sostenibile, pronta per la sfida della transizione verde e digitale. Qui, invece, fino a domani c’è ancora rischio di maltempo. E la città sott’acqua diventa un caso politico. Tanto che il consigliere comunale del M5S Paolo Sola, presidente della commissione Controllo e garanzia, chiede l’audizione degli assessori Massimiliano Pignoli (Protezione civile) e Cristian Orta (Ambiente) nella seduta in programma venerdì alle ore 91.5. Tutti contro l’amministrazione Masci.
Ieri, dice il consigliere regionale Pd Antonio Blasioli, «si è verificato qualcosa di molto grave»: «Le ambulanze e le auto dei pazienti hanno avuto grandissime difficoltà ad accedere all’ospedale a causa dell’allagamento di via del Circuito, via Monte Faito e via Paolini, la stessa struttura si è trovata a fare i conti con il pianterreno e i seminterrati allagati, con i corridoi colmi d’acqua e con infiltrazioni segnalate persino nel nuovissimo ospedale Covid recentemente ristrutturato. Il personale sanitario», dice Blasioli, «è stato costretto a fronteggiare questa situazione precaria con mezzi di fortuna, equipaggiandosi con secchi. Ma il culmine si è verificato quando è stata disposta la chiusura forzata delle sale operatorie e della centrale di sterilizzazione dei ferri, delle garze e degli altri strumenti indispensabili per le operazioni e per il corretto funzionamento dei reparti, compromettendo per l’intera giornata le ordinarie operazioni chirurgiche e la sterilizzazione degli strumenti medici. Reparti delicati come Dialisi e Rianimazione, che richiedono ambienti sterili e sicuri, sono stati fortemente messi a rischio da una situazione che poteva essere ampiamente prevista e gestita in anticipo». E Blasioli continua: «È ora di smettere con le passerelle mediatiche e di passare ai fatti».
Parla di «disagi evitabili» il capogruppo Pd in Comune Piero Giampietro: «Sono bastate un paio di ore di pioggia, ampiamente annunciate, per dimostrare come la giunta Masci abbia rincorso per 5 anni gli asfalti elettorali e il consumo forsennato del suolo, per poi lasciare i pescaresi senza alcuna difesa né informazione. Nelle ore precedenti, quando tutti i siti meteo preannunciavano la perturbazione, non è stata posta in essere nessuna misura straordinaria di precauzione, e quanto avvenuto in zona ospedale impone una spiegazione da parte dell’amministrazione anche perché oggetto di recenti interventi di manutenzione stradale. Sono rimasti in silenzio tutti i canali ufficiali del Comune che hanno lasciato i cittadini senza notizie su strade chiuse e pericoli lungo i sottopassi: chiederemo spiegazioni», dice Giampietro, «sul perché le scuole sono state costrette ad assumere da sole decisioni complicate sulle uscite anticipate degli alunni mandando il tilt migliaia di famiglie perché i piazzali erano inesorabilmente allagati e senza alcun supporto del Comune, e perché scuole sulle quali si sono appena conclusi lavori, come il plesso di largo Madonna, si siano allagate. L’apertura del Coc somiglia a un intervento dopo lo sparo».
«La consueta sciatteria nella gestione della città che rende emergenza ciò che invece dovrebbe essere semplice manutenzione ordinaria», commenta il consigliere Sola, «sono mesi che viene sollecitata la pulizia dei tombini e puntualmente alla prima forte pioggia la città sprofonda nel caos, convocherò l’assessore Orta in commissione Controllo per rendere conto di questa continua negligenza».
«Vogliamo sapere perché le strade si allagano dopo 10 minuti di pioggia», incalza il consigliere civico Domenico Pettinari, «perché i tombini continuano a essere ostruiti e perché l’asfalto nuovo, in alcuni tratti, si apre mettendo anche a rischio gli utenti della strada. Chiediamo l’audizione del sindaco Carlo Masci e dell’assessore Pignoli in commissione. È assurdo», dice Pettinari, «che i sistemi di drenaggio non riescano a sopportare neanche i primi dieci minuti di pioggia». Pettinari poi denuncia: «Diversi tombini continuano a essere ostruiti e peggiorano gli allagamenti. L’asfalto nuovo, poi, si apre già».
La consigliera Simona Barba (Alleanza Verdi e Sinistra-Radici in Comune) dice: «Basta una pioggia intensa e la città si arrende». E poi: «Tanti gli asfalti fatti nell’ultimo periodo, altrettanti oggi sono saltati per la pressione dell’acqua. Soldi buttati e nessuna soluzione. Non sono i tombini otturati a rendere cosi questa città, ma è la sua inadeguatezza a capire i problemi e ad affrontarli in maniera coerente».