Paga tagliata ai portieri comunali
Lavoratori lasciati senza divise e con lo stipendio mensile ridotto a 500 euro
PESCARA. Protestano i cinque lavoratori che svolgono in Comune il servizio di portierato. A distanza di cinque mesi dall’ingresso della nuova società esterna che si è aggiudicata l’appalto, i dipendenti non hanno ancora ricevuto le divise. Ma la notizia più brutta è arrivata a fine mese, quando i lavoratori sono andati a ritirare la busta paga all’interno della quale hanno trovato un assegno di appena 580 euro per 34 ore settimanali. Con la ditta precedente, invece, percepivano una retribuzione di circa 800 euro.
Grande è stato lo sconforto e qualcuno è finito addirittura al pronto soccorso per l’ansia e la pressione alta.
Della questione si sta occupando ora il sindacato dell’Ugl. «L’Ugl sicurezza civile che rappresenta alcuni lavoratori impiegati nel servizio di portierato in Comune», si legge in una nota firmata dal segretario regionale di categoria Fabio Urbini, «è seriamente preoccupata per la situazione in essere. A distanza di cinque mesi dall’ingresso della nuova società aggiudicataria dell’appalto, i lavoratori non hanno ancora ricevuto le divise, hanno gravi problemi con la ricezione delle buste paga e dei compensi e, solo dopo la sollecitazione dell’Ugl, sono venuti in possesso del contratto di assunzione». «Inoltre», prosegue il segretario regionale, «la stessa società applica un contratto di gran lunga inferiore rispetto a quelli applicati nel medesimo settore».
«Nonostante gli incontri organizzati in Comune», prosegue il sindacalista, «ad oggi nulla è cambiato, nonostante la formale diffida inviata sin dal mese di gennaio dal Comune alla ditta per cercare di risolvere alcune criticità». «Ad oggi», fa presente ancora Urbini nella nota, «i lavoratori ricevono un compenso di molto inferiore a quello che percepivano con la vecchia azienda e, soprattutto, minori sono le tutele in materia di malattia e di altre indennità».
Secondo l’Ugl, i lavoratori «operano in condizioni disagiate e spesso sono costretti ad utilizzare vestiario proprio per sopperire alla mancanza delle divise». Per questo, il sindacalista ha richiesto un incontro urgente con i rappresentanti del Comune.
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