Palazzo in centro rischia di crollare
Penne, accertato un aumento delle lesioni: i vigili chiudono via Tre Re e si preparano a sgomberare cinque abitazioni
PENNE. Lo sciame sismico che ha colpito il Centro Italia, e che ha avuto il suo punto più alto con la scossa dello scorso 30 ottobre, continua a tenere in ansia anche il territorio vestino. Ieri pomeriggio, la polizia municipale di Penne, su indicazione dei vigili del fuoco, ha interdetto al traffico veicolare la strada via Tre Re – Fontemanente. La decisione è stata presa per via delle preoccupanti condizioni di un palazzo, già chiuso e puntellato dopo il terremoto del 2009. L’immobile disabitato non è mai stato ristrutturato dai proprietari. Sta di fatto che il traffico da ieri pomeriggio è interdetto alle auto e, qualora le condizioni del palazzo dovessero ulteriormente aggravarsi, circa 4 o 5 abitazioni attigue rischiano lo sgombero.
Al momento della chiusura della via, in pieno centro storico a Penne, alcuni residenti della zona sono scesi in strada per chiedere spiegazioni. «Siamo consapevoli della situazione», hanno detto alcuni residenti ai vigili, «ma il Comune dovrebbe adoperarsi per far sì che i proprietari dell’immobile a rischio lo mettano in sicurezza. Questa situazione va avanti dal 2009».
I vigili del fuoco hanno inoltre effettuato un controllo all’istituto tecnico Marconi, di Penne, dove quattro aule sono state chiuse a seguito del terremoto. L’istituto riaprirà normalmente nella giornata di lunedì con quattro aule interdette e con tre classi, le cui aule sono inutilizzabili temporaneamente, già prontamente riposizionate. «Le notizie sono rassicuranti», ha detto la preside dell’istituto Angela Pizzi, «lunedì, fortunatamente, riprenderemo l’attività didattica iniziando proprio con una prova di evacuazione, in modo da rassicurare tutti». «Stiamo lavorando in Provincia per recuperare il prima possibile le somme urgenti per intervenire sulle aule momentaneamente chiuse», ha rassicurato il consigliere della Provincia Ennio Napoletano.
Resta invece interdetta nel capoluogo vestino una piccola parte della tribuna dello stadio comunale Fernando Colangelo. La decisione è stata presa per motivi di sicurezza visto e considerato che la crepa si è generata dal terremoto del 2009. «Il Coc è ancora attivo e continuiamo a ricevere segnalazioni», ha spiegato il presidente del consiglio comunale di Penne con delega alla protezione civile Antonio Baldacchini. Nei vari Comuni dell’hiterland vestino si cerca di porre rimedio alle segnalazioni dei cittadini e di predisporre un computo dei danni del patrimonio pubblico. A Civitella Casanova, ieri il sindaco Marco D’Andrea ha emanato due nuove ordinanze di sgombero, una in centro storico a Vestea e una in contrada Vallone. Sale così a 13 il numero di famiglie, per 32 persone complessive, costrette a lasciare le proprie abitazioni a Civitella. Altrettanto gravi i danni riportati dal patrimonio religioso cittadino. A Montebello, invece, sono state rilevate piccole lesioni ad alcuni edifici pubblici, come la chiesa madre e il palazzo comunale, e in alcune abitazioni private.
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