Palazzo Riviera chiuso da tre anni L’ira di residenti e commercianti 

Lo stabile di via Leopardi affacciato sul lungomare nel cuore turistico della città è disabitato dal 2021 Pettinari: «Disagi senza fine per i proprietari dei 250 appartamenti e delle 13 attività del piano terra»

MONTESILVANO. Sono trascorsi più di tre anni da quando il condominio Riviera 1 sul lungomare di Montesilvano è stato sgomberato perché a rischio crollo. Da allora, residenti e titolari delle attività commerciali sono rimasti senza casa o senza lavoro e oggi chiedono a gran voce di conoscere la realtà delle cose e di avere tempi certi su quando potranno tornare nuovamente ad abitare l’edificio. Era il 15 maggio del 2021 quando il sindaco Ottavio De Martinis firmò un’ordinanza che prevedeva lo sgombero, in via precauzionale, del palazzone di 11 piani, da 250 appartamenti e 13 attività commerciali, al civico 2 di via Leopardi e con affaccio sulla riviera, nella zona più turistica della città. Una decisione presa alla luce di una relazione tecnica in cui l’amministrazione di condominio comunicava “l’estrema pericolosità dell’edificio nonché una concreta possibilità di crollo”. Nelle settimane successive, nonostante le mille proteste e le varie ipotesi avanzate dall'amministratore di condominio, tra cui l'abbattimento e la ricostruzione dell'edificio, tutte le famiglie hanno lasciato le proprie abitazioni, così come le saracinesche delle attività hanno chiuso definitivamente, e dai primi giorni di luglio dello stesso anno le luci del condominio sono rimaste spente e gli appartamenti vuoti. Dopo i primi lavori compiuti, nell’ultimo periodo però la messa in sicurezza dello stabile ha subito una battuta d’arresto e pare che ora i residenti abbiano ricevuto notizia che saranno costretti a sganciare ingenti somme di denaro per poter dare seguito agli interventi ancora necessari per poter rendere di nuovo abitabile l'edificio. Una situazione che sta esasperando tante famiglie e della quale si è fatto carico il consigliere comunale di Pescara Domenico Pettinari che, insieme ad alcuni attivisti del suo movimento politico Pettinari per l’Abruzzo, martedì sera ha organizzato una manifestazione proprio davanti allo stabile, nel pieno passeggio serale sull’isola pedonale. «Sono state una cinquantina le persone a prendere parte alla manifestazione», evidenzia Pettinari, accompagnato dal consigliere pescarese Massimiliano Di Pillo. «Siamo venuti qui per solidarizzare con i residenti che oggi urlano la loro rabbia e che vogliono capire quando potranno rientrare nelle proprie case. Così come vogliono saperlo i titolari delle attività commerciali che avevano fondato su questo posto il loro futuro e che oggi si ritrovano sospesi».
L’appello di Pettinari è rivolto in particolare all'amministrazione comunale e al sindaco De Martinis affinché possa farsi portavoce dei residenti e consentire loro di avere delle risposte certe. «Se non ci saranno risposte concrete», garantisce il politico, «siamo pronti a organizzare nuove forme di protesta».