Palio di Penne, bufera sull'invito a Corona Il Comune: "È un personaggio non adatto"
L'amministrazione scarica la Pro-loco: personaggio discusso e poco adatto alla festa medievale. Così la rievocazione storica, prevista dal 26 al 28 agosto, perde il patrocinio. E la protesta corre sul web: "Non lo vogliamo"
PENNE. L'amministrazione comunale di Penne scarica gli organizzatori del Palio dei Sei Rioni. «Il Comune è estraneo all'organizzazione», recita una nota dell'assessore alla Cultura Remo Evangelista. Tutta colpa dell'invito a Fabrizio Corona. L'edizione 2010 della rievocazione storica, 26-28 agosto, nasce sotto una cattiva stella. Manifesti e forum su internet protestano con la Pro loco, accusata di aver invitato all'evento culturale vestino personaggi «discussi», tra i quali Corona (ospite con Cecilia Rodriguez sorellina di Belen), considerato «poco adatto» a «sposare» la manifestazione medioevale.
«A Penne Corona non lo vogliamo!», si legge su blog e siti internet. Sono annunciate persino proteste di piazza contro la presenza del re dei paparazzi finito in carcere nell'inchiesta Vallettopoli, pluridenunciato per guida senza patente. L'amministrazione del sindaco Donato Di Marcoberardino (Pd) corre ai ripari e prende dunque le distanze dall'organizzazione del Palio, nonostante avesse già concesso il patrocinio all'evento e l'utilizzo del chiostro di San Domenico.
«Il Comune non ha erogato alcun contributo di natura economica, come è stato sottolineato sulla stampa dal presidente dell'associazione», sottolinea Evangelista. «Il Palio dei Sei Rioni è stato inserito nel cartellone estivo quando, a inizio estate, siamo stati informati della volontà della Pro-loco di riproporre l'iniziativa», chiarisce l'amministratore, «così come avviene con tutte le altre manifestazioni non organizzate direttamente dal Comune ma da associazioni e comitati. Gli organizzatori», aggiunge, «non hanno presentato un programma dettagliato della manifestazione e come amministrazione abbiamo pensato che il programma ricalcasse quello delle ultime edizioni svolte».
La vicenda è scivolata anche sul piano politico. Il Pd è critico sulla scelta della Pro-loco di invitare personaggi chiacchierati. «Il Pd esprime indignazione per il comportamento della Pro loco in quanto al banchetto del Palio del 27 agosto», scrive il coordinatore, Gabriele Vellante, «ha invitato personaggi che non hanno attinenza con la rievocazione dell'evento storico che la festa medievale vuole rappresentare. Chiedo al sindaco di spiegare il motivo per cui ha concesso il patrocinio. La Pro-loco è intesa come associazione di volontariato di interesse pubblico», conclude, «volta a conservare e valorizzare le risorse ambientali e culturali. L'assunzione delle predette iniziative fa emergere un allontanamento dell'associazione dagli scopi istituzionali».
«A Penne Corona non lo vogliamo!», si legge su blog e siti internet. Sono annunciate persino proteste di piazza contro la presenza del re dei paparazzi finito in carcere nell'inchiesta Vallettopoli, pluridenunciato per guida senza patente. L'amministrazione del sindaco Donato Di Marcoberardino (Pd) corre ai ripari e prende dunque le distanze dall'organizzazione del Palio, nonostante avesse già concesso il patrocinio all'evento e l'utilizzo del chiostro di San Domenico.
«Il Comune non ha erogato alcun contributo di natura economica, come è stato sottolineato sulla stampa dal presidente dell'associazione», sottolinea Evangelista. «Il Palio dei Sei Rioni è stato inserito nel cartellone estivo quando, a inizio estate, siamo stati informati della volontà della Pro-loco di riproporre l'iniziativa», chiarisce l'amministratore, «così come avviene con tutte le altre manifestazioni non organizzate direttamente dal Comune ma da associazioni e comitati. Gli organizzatori», aggiunge, «non hanno presentato un programma dettagliato della manifestazione e come amministrazione abbiamo pensato che il programma ricalcasse quello delle ultime edizioni svolte».
La vicenda è scivolata anche sul piano politico. Il Pd è critico sulla scelta della Pro-loco di invitare personaggi chiacchierati. «Il Pd esprime indignazione per il comportamento della Pro loco in quanto al banchetto del Palio del 27 agosto», scrive il coordinatore, Gabriele Vellante, «ha invitato personaggi che non hanno attinenza con la rievocazione dell'evento storico che la festa medievale vuole rappresentare. Chiedo al sindaco di spiegare il motivo per cui ha concesso il patrocinio. La Pro-loco è intesa come associazione di volontariato di interesse pubblico», conclude, «volta a conservare e valorizzare le risorse ambientali e culturali. L'assunzione delle predette iniziative fa emergere un allontanamento dell'associazione dagli scopi istituzionali».
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