Panettoni e cioccolatini per il G7

ABRUZZO

Panettone e cioccolatini limited edition, così Pescara prende il G7 per la gola

I prodotti realizzati dai maestri pasticcieri Federico Anzellotti e Fabrizio Camplone, l'evento diventa occasione di promozione

PESCARA. L'Abruzzo prova a prendere per la gola i politici che intervengono al G7. Non ovviamente nel senso materiale, ma sul lato del gusto cogliendo il summit sullo Sviluppo come occasione di promozione dei propri prodotti dolciari. Lo fanno due maestri pasticcieri come Federico Anzellotti e Fabrizio Camplone con prodotti "special edition" da leccarsi i baffi e che riprendono la tradizione abruzzese.

Per addolcire il palato di ministri e sottosegretari del G7 e dei rappresentanti delle delegazioni e dei giornalisti, Federico Anzellotti propone il panettone, suo "cavallo di battaglia", che ha portato a settembre al G7 dell’Agricoltura a Ortigia, in Sicilia. Zafferano dop dell'Aquila, miele di Tornareccio, liquore Aurum, grani antichi d'Abruzzo, mandorle e acque delle nostre sorgenti: questi gli ingredienti base del dolce, arricchito da piccole gocce di cioccolato, la materia prima sublime tanto a cuore al maestro.

Federico Anzellotti

Il maestro pasticciere spiega il motivo della scelta: «Dal 2016 il panettone è il dolce ambasciatore italiano nel mondo, rappresenta lo scrigno dove inserire le peculiarità del territorio, e la sfida è arrivare a mangiarlo tutto l'anno, non solo a Natale». Dopo il G7 di Pescara, Anzellotti tornerà a Dubai per continuare il lavoro iniziato qualche mese fa e che, in futuro, lo vedrà sempre più impegnato e protagonista.

Fabrizio Camplone

L'altro maestro pasticciere Fabrizio Camplone (due coni nel Gambero rosso per i gelati)  punta invece sui cioccolatini "Immagini", appositamente realizzati per celebrare l'evento internazionale: un tributo a Pescara e al valore del dialogo e della cooperazione tra le nazioni. I cioccolatini, in esclusiva nella pasticceria Caprice durante il G7, sono decorati con le bandiere dei Paesi partecipanti e vogliono diventare simboli di unità e diplomazia.