Parco nell’area di risulta, ecco l’accordo da 4 milioni 

La fondazione PescarAbruzzo paga l’area verde in centro, Masci dice sì Ma se i lavori non partiranno entro maggio 2026 il privato si tirerà indietro

PESCARA. Quattro milioni di euro per fare il parco centrale nell’area di risulta. Ci sono fondi privati dietro alla grande opera che cambierà il centro di Pescara, da distesa di asfalto a «bosco attrattivo»: l’amministrazione Masci ha chiuso un accordo con la fondazione PescarAbruzzo che si dice pronta «a contribuire al raggiungimento dello storico obiettivo (della definitiva sistemazione dell’area di risulta) attraverso la progettazione e la realizzazione diretta di uno spazio verde di grande valenza ambientale e territoriale».
TRE Sì AL PATTO URGENTE Il Comune, con il sindaco Carlo Masci, e la PescarAbruzzo, con il presidente Nicola Mattoscio, hanno sottoscritto una scrittura privata composta di 20 articoli in 5 pagine. Il via libera all’accordo è stato dato dalla giunta Masci, ancora prima della nomina di tutti gli assessori, con un provvedimento urgente: alla riunione con il sindaco del 18 luglio scorso, il giorno precedente al primo consiglio comunale, hanno partecipato soltanto i due assessori in carica, Adelchi Sulpizio della Lega e Patrizia Martelli di Forza Italia, entrambi senza deleghe. Con appena tre voti, è stato approvato un intervento decisivo per il futuro della città: realizzare il parco è la priorità dell’amministrazione Masci-bis a distanza di 37 anni dal passaggio dell’ultimo treno e il sindaco ci tiene talmente tanto che ha tenuto per sé la delega al Parco centrale, oltre a quella dei Lavori pubblici e altre 15 di primo piano.
LE CONDIZIONI DEL PRIVATO La fondazione PescarAbruzzo dice sì al finanziamento dell’area verde nel cuore della città ma, con l’accordo firmato, ha posto le sue condizioni alla politica: niente perdite di tempo e no a un appalto lumaca. Se non sarà rispettata la tabella di marcia riportata nella convenzione, la fondazione potrebbe tirarsi indietro e, improvvisamente, i soldi per il parco non ci sarebbero più: l’iter amministrativo del Comune per l’aggiudicazione dell’appalto, recita l’accordo, dovrà concludersi «entro marzo 2025»; poi, l’impresa aggiudicataria dovrà redigere il progetto esecutivo «entro e non oltre settembre 2025»; il progetto esecutivo dovrà essere approvato dal Comune e dalla fondazione «entro novembre 2025»; la conclusione della gara d’appalto per i lavori a carico della fondazione «entro febbraio 2026»; e le lavorazioni dovranno cominciare «verosimilmente entro maggio 2026». Da quel momento, i lavori dovrebbero durare due anni: il parco dovrebbe essere pronto nella primavera del 2028.
«ALBERI DI PREGIO» La delibera della giunta Masci dice che i 4 milioni della PescarAbruzzo serviranno ad «aumentare quanto più possibile la qualità del “verde urbano” progettato, attraverso la piantumazione di essenze arboree di pregio e la realizzazione dei complementari elementi di arredo di altrettanto valore» e per «l’accurata “preparazione” del terreno presso il quale impiantare le assenze arboree, mediante l’apporto di terreno vegetale certificato secondo i più alti standard qualitativi, il tutto secondo il vigente prezzario regionale». Alla fine dei lavori, la gestione sarà pubblica: tra gli obblighi del Comune, c’è anche questo: «Il Comune si impegna, sin d’ora, a redigere un piano di manutenzione del Parco urbano, che verrà eseguito unitamente alla gestione dello stesso».
SILOS UN PO’ ALLA VOLTA Nello stesso tempo, con i 15,9 milioni a disposizione, il Comune vuole avviare i lavori per costruire un silos per i parcheggi nella zona sud (nella foto a sinistra, un’elaborazione del progetto): una struttura di 5 piani che dovrebbe essere alta 15 metri. Ma il silos non sarà costruito completamente: inizialmente saranno realizzati i primi due piani e poi si vedrà. Altro intervento riguarda il nuovo terminal bus. A seguire, l’amministrazione Masci vuole realizzare anche la sede della Regione.