Parco pubblico nel vecchio stadio Via libera al progetto esecutivo

San Giovanni Teatino, i lavori del secondo lotto dopo la demolizione dell’impianto sportivo partiranno entro maggio: l’opera, che prevede parcheggi e percorso vita, costerà circa 369mila euro

SAN GIOVANNI TEATINO. Via libera al progetto esecutivo del parco pubblico che sorgerà in via Quasimodo, al posto dell’ex stadio comunale, fatto cadere a colpi di ruspe all’inizio di dicembre. L’obiettivo del Comune è di creare nell’area, che si estende per 17mila metri quadrati, un polmone verde nel centro cittadino. Con una delibera approvata nei giorni scorsi, la giunta ha ratificato il progetto dell’opera, che avrà un costo di 368mila 707 euro. Una parte della somma, 57mila 897 euro, è stata ricavata dalle economie del primo lotto, relativo alla demolizione dell’ex campo di calcio.

I lavori del secondo lotto appena approvato partiranno entro maggio. A confermarlo è l’assessore ai Lavori pubblici, Giorgio Di Clemente. Stando al progetto, gli interventi consisteranno nella demolizione e nel rifacimento delle recinzioni su via Quasimodo e via Machiavelli, si procederà poi all’ampliamento dell’area destinata al parco, sarà effettuata la sistemazione del terreno, si realizzerà l’impianto di raccolta delle acque bianche, predisposti gli impianti di irrigazione e illuminazione.

Saranno realizzati anche il parcheggio in via Quasimodo e una parte dei tracciati pedonali, delle piazze e del percorso vita. Nelle prossime settimane verrà indetta la gara d’appalto. «Stiamo portando avanti quanto promesso ai cittadini» afferma il sindaco, Luciano Marinucci. «il parco di via Quasimodo sarà un fiore all’occhiello per la nostra città, un altro passo importante è stato fatto, ricordo che su quest’area, in un precedente progetto, era prevista la realizzazione di 120 appartamenti. La nostra risposta è stata alberi al posto di cemento».

La vicenda del vecchio stadio è stata molto travagliata negli ultimi anni. L’impianto è è finito al centro di un’infuocata querelle politico-amministrativa, che ha preso il via nel 2008, quando la precedente giunta comunale, con l’obiettivo di fare cassa e non sforare il patto di stabilità, deliberò la vendita dell’area ai privati.

Per poter piazzare sul mercato immobiliare il sito, fu approvata una variante urbanistica per renderlo edificabile e autorizzare la costruzione di 120 appartamenti, lasciando libera una porzione di 5mila metri da destinare a parco. Dopo quattro aste andate deserte, a dicembre 2010, l’ex stadio fu venduto all’impresa Dino Di Vincenzo, per un milione e mezzo di euro. A nulla valsero le proteste dell’allora opposizione (oggi maggioranza) e del Pd nel tentativo di bloccare la vendita, con petizioni, assemblee e discussioni in Consiglio.

Quando, nel 2011, il sindaco Marinucci vinse le elezioni, tra i primi atti della sua amministrazione ci fu proprio il riacquisto dell’area, previa restituzione dei soldi a Di Vincenzo, per realizzare un grande parco.

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