Parrocchie, evasa la tassa sulle feste
Il Comune non ha mai chiesto il pagamento, sfuggiti 170mila euro
PESCARA. Le parrocchie finiscono nella lista nera dei contribuenti che evadono le tasse. Non per colpa loro. Per anni, il Comune si è dimenticato di chiedere alle chiese, che organizzano feste, il pagamento del canone di occupazione del suolo.
Secondo un calcolo approssimativo, sarebbero sfuggiti alle casse comunali 25mila euro all'anno di canone non riscosso. Ma ora l'attuale amministrazione ha deciso di dare una sterzata e di applicare quelle regole che fino ad oggi sarebbero state completamente ignorate. Oltre al pagamento delle tasse, anche i contributi erogati dal Comune alle parrocchie che organizzano le feste patronali.
E la prima a farne le spese di questo giro di vite è stata la chiesa di San Silvestro, che celebra proprio in questi giorni la tradizionale festa del santo. E' cominciata venerdì scorso e terminerà questa sera con un concerto. La parrocchia è stata esclusa dall'erogazione dei contributi, perché ha presentato in ritardo la domanda. Ma gli assessori hanno deciso di darle una mano.
EVASE LE TASSE Il regolamento della Cosap, il canone per l'occupazione del suolo pubblico, prevede che anche le parrocchie paghino la tassa, come sono costrette a fare altre categorie di contribuenti. Ma l'amministrazione comunale si è accorta solo ora che l'imposta non è stata mai applicata alle chiese. Si sospetta che anche la precedente amministrazione abbia fatto lo stesso. Se così fosse, l'evasione raggiungerebbe centinaia di migliaia di euro. Basti pensare che sono all'incirca 25 le parrocchie che ogni anno organizzano feste e celebrazioni a Pescara. Considerando che la spesa media per la Cosap si aggira sui 1.000 euro a festa, si arriva a un'evasione di 25mila euro all'anno. Moltiplicando questa cifra per 7 anni, si raggiugono i 175mila euro.
SAN SILVESTRO ESCLUSA Il giro di vite ha riguardato anche i contributi che le parrocchie chiedono al Comune per le feste religiose. Finora è stato un Far West. Migliaia di euro sono stati elargiti in passato alle chiese senza tenere conto delle regole stabilite per l'erogazione. Sarebbe stato il segretario generale a far notare alla giunta una consuetudine poco ortodossa. Il caso si è presentato venerdì scorso, quando gli assessori si sono trovati davanti la delibera con la richiesta di un contributo da parte della parrocchia di San Silvestro, presentata 4 giorni prima della festa. Il segretario ha fatto notare che le domande devono essere presentate entro 30 giorni dallo svolgimento dell'evento. Così, la giunta ha bloccato l'erogazione di 1.000 euro alla parrocchia, che ora deve anche pagare 700 euro di Cosap.
COLLETTA DELLA GIUNTA E' stato l'assessore Marcello Antonelli a proporre ai suoi colleghi della giunta una colletta per aiutare la parrocchia esclusa. Ognuno ha versato 50 euro, per un totale di 600 euro.
Secondo un calcolo approssimativo, sarebbero sfuggiti alle casse comunali 25mila euro all'anno di canone non riscosso. Ma ora l'attuale amministrazione ha deciso di dare una sterzata e di applicare quelle regole che fino ad oggi sarebbero state completamente ignorate. Oltre al pagamento delle tasse, anche i contributi erogati dal Comune alle parrocchie che organizzano le feste patronali.
E la prima a farne le spese di questo giro di vite è stata la chiesa di San Silvestro, che celebra proprio in questi giorni la tradizionale festa del santo. E' cominciata venerdì scorso e terminerà questa sera con un concerto. La parrocchia è stata esclusa dall'erogazione dei contributi, perché ha presentato in ritardo la domanda. Ma gli assessori hanno deciso di darle una mano.
EVASE LE TASSE Il regolamento della Cosap, il canone per l'occupazione del suolo pubblico, prevede che anche le parrocchie paghino la tassa, come sono costrette a fare altre categorie di contribuenti. Ma l'amministrazione comunale si è accorta solo ora che l'imposta non è stata mai applicata alle chiese. Si sospetta che anche la precedente amministrazione abbia fatto lo stesso. Se così fosse, l'evasione raggiungerebbe centinaia di migliaia di euro. Basti pensare che sono all'incirca 25 le parrocchie che ogni anno organizzano feste e celebrazioni a Pescara. Considerando che la spesa media per la Cosap si aggira sui 1.000 euro a festa, si arriva a un'evasione di 25mila euro all'anno. Moltiplicando questa cifra per 7 anni, si raggiugono i 175mila euro.
SAN SILVESTRO ESCLUSA Il giro di vite ha riguardato anche i contributi che le parrocchie chiedono al Comune per le feste religiose. Finora è stato un Far West. Migliaia di euro sono stati elargiti in passato alle chiese senza tenere conto delle regole stabilite per l'erogazione. Sarebbe stato il segretario generale a far notare alla giunta una consuetudine poco ortodossa. Il caso si è presentato venerdì scorso, quando gli assessori si sono trovati davanti la delibera con la richiesta di un contributo da parte della parrocchia di San Silvestro, presentata 4 giorni prima della festa. Il segretario ha fatto notare che le domande devono essere presentate entro 30 giorni dallo svolgimento dell'evento. Così, la giunta ha bloccato l'erogazione di 1.000 euro alla parrocchia, che ora deve anche pagare 700 euro di Cosap.
COLLETTA DELLA GIUNTA E' stato l'assessore Marcello Antonelli a proporre ai suoi colleghi della giunta una colletta per aiutare la parrocchia esclusa. Ognuno ha versato 50 euro, per un totale di 600 euro.
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