FRANCAVILLA
Partita a rischio: città blindata e stadio vietato ai tifosi del San Salvo
Dopo i disordini di un anno fa, scatta il piano sicurezza definito dal comitato presieduto dal prefetto. Il sindaco Russo: «Restrizioni necessarie per garantire il corretto svolgimento della manifestazione»
FRANCAVILLA. Trasferta vietata per i tifosi del San Salvo, che domenica non potranno seguire la loro squadra a Francavilla. La decisione è stata presa ieri mattina dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza al termine di una riunione a cui hanno partecipato il Prefetto di Chieti Mario Della Cioppa, il questore Aurelio Montaruli, polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale, oltre al sindaco di Francavilla Luisa Russo.
Il motivo risiede nell’elevata pericolosità del match valido per il campionato di Promozione, che mette di fronte due tifoserie che spesso, soprattutto nel recente passato, hanno dato vita a disordini, tra cui quelli del settembre 2022, quando un gruppo di tifosi del San Salvo cercò il contatto con i rivali di ritorno verso casa dopo aver seguito la loro squadra a Vasto. Sono state valutate anche soluzioni alternative, ma vista la pericolosità dell’incontro alla fine si è deciso di impedire ai tifosi ospiti di raggiungere Francavilla, cosa peraltro già successa anche a campi invertiti, quando il divieto di trasferta è stato posto a carico dei francavillesi. Tuttavia, per scongiurare l’arrivo di tifosi che potrebbero scegliere di viaggiare nonostante il divieto, domenica saranno presidiati dalle forze dell’ordine anche i vari punti d’accesso in città, ritenuti sensibili, tra cui l’uscita del casello autostradale e la stazione ferroviaria. Ulteriori rinforzi serviranno poi per monitorare tutta la zona dello stadio, così da affiancare il tradizionale servizio d’ordine.
I biglietti per l’evento potranno essere venduti solamente ai tifosi locali, attraverso l’esibizione di un documento d’identità. Inoltre, è previsto il divieto di vendita di alcolici nell’area che circonda lo stadio, dal mattino fino al termine dell'evento.
«Sono d’accordo con la decisione presa dal Comitato», spiega il sindaco Russo (foto in alto) che in passato era stata protagonista insieme alla sua omologa di San Salvo Emanuela De Nicolis di appelli volti a stemperare gli animi. «I fatti di cronaca, anche recentissimi, ci insegnano che sino a quando non saremo in grado di comprendere appieno che lo sport è altro, è aggregare e non dividere, è abbracciarsi e non darsi addosso, saranno necessarie restrizioni come questa per garantire la sicurezza e il corretto svolgimento della manifestazione». E conclude: «Sono certa che la nostra tifoseria giallorossa raccoglierà l’appello di un sostegno sano e gioioso alla propria squadra del cuore».
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