AGRITURISMO
Pasqua, mini-ripresa nelle zone terremotate anche in Abruzzo
L'associazione Turismo Verde della Cia-Agricoltori Italiani denuncia una perdita secca nel settore di oltre 30 milioni di euro negli ultimi 8 mesi e una flessione del 45% di clienti
TERAMO. Per le festività di Pasqua è attesa una mini-ripresa negli agriturismi delle zone terremotate del Centro Italia, a fronte di una perdita secca nel settore di oltre 30 milioni di euro negli ultimi 8 mesi e una flessione del 45% di clienti. A rilevarlo è l'associazione Turismo Verde della Cia-Agricoltori Italiani, che rilancia l'appello degli operatori iscritti a promuovere il soggiorno in campagna per le prossime feste in calendario, ora rafforzato dallo spot che la Presidenza del Consiglio dei Ministri diffonde in questi giorni sui media. Ad aggravare la crisi dell'ospitalità rurale, spiega Turismo Verde-Cia, è stato l'effetto 'suggestione' generato attorno al sisma che ha bloccato i turisti, nonostante la maggior parte delle 3.852 aziende presenti in Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio si trovi in aree lontane dal cratere, dove sono rispettate tutte le norme di staticità e sicurezza.
La rinascita del Centro Italia passa anche per le imprese agricole e agrituristiche, ricorda l'organizzazione, fondamentali per garantire la tenuta del tessuto socio-economico di queste zone, soprattutto delle aree interne. Da qui la richiesta di promuovere il turismo rurale, non solo con spot pubblicitari sicuramente utili, ma anche attraverso misure incentivanti come sgravi fiscali o 'sconti famiglia'. Secondo i dati dell'Ufficio studi della Cia la situazione rimane molto difficile: le 2.450 strutture nelle province colpite registrano un 'flop' di prenotazioni, anche se si segnala una piccola ripresa negli ultimissimi giorni. Ancora più grave la perdita economica per le strutture che si trovano all'interno del cratere del sisma: 655 aziende che, tra danni e assenza di fatturato, hanno visto sfumare 12 milioni di euro dal 24 agosto a oggi.