Pd, la candidatura unitaria scatena le critiche dei militanti

PESCARA. Si chiama Stefano Di Giovanni lo studente pescarese, militante del circolo Pd di Pescara Colli, che ieri ha riscosso un mare di applausi durante il suo intervento all’appuntamento con Matteo Renzi alla Leopolda 2013.

Il suo successo arriva in un giorno avvelenato dalle polemiche sulle candidature ai congressi Pd per il rinnovo della carica di segretario provinciale. L’accordo, peraltro ancora non raggiunto ufficialmente, sulla candidatura unica di Francesca Ciafardini e sul ritiro dalla corsa alla segreteria degli altri due candidati rimasti il renziano Giacomo Cuzzi e il dalfonsiano Gianluca Fusilli, ha scatenato le critiche dei militanti su Facebook.

Duro il giudizio di Davide Patriarca. «I giochini sporchi di poche persone», ha scritto sulla bacheca del social network, «stanno definitivamente distruggendo quel poco di credibilità ancora rimasta che resiste grazie solo alla passione di tanti militanti. Io non ci sto più. Con questi non si va da nessuna parte: vadano a c...». «Davide», ha replicato Marco Cecamore, «raccogliamo un po’ di firme e creiamo noi un partito. Ti avevo detto, in tempi non sospetti, che il Pd non avrebbe più avuto il mio voto. Si stanno suicidando». «Si va sempre più giù...poveri noi»,ha aggiunto Rina Pieragostino.

Intanto, Fusilli ha confermato di non aver ancora deciso se ritirare la sua candidatura «Se Ciafardini vuole fare il segretario, dovrà accettare il programma mio e di Di Marco», ha avvertito. Un altro avvertimento è arrivato da Cuzzi: «Con molto sacrificio, ho dato la mia disponibilità a fare un passo indietro nell’ottica di un’intesa politica che potesse portare all’unità del partito. Non voglio rivendicare alcun ruolo per me e il mio intento è quello di innovare il partito e non di ottenere strapuntini di notorietà. Detto questo, se dovessero venire meno i presupposti dell’unità, la mia candidatura sarà confermata».(a.ben.)

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