Pdl Pescara, Sospiri resta coordinatore provinciale
E’ stato eletto ieri al congresso con 1.735 voti (65,55 per cento), contro i 912 (34,45) di Lucio Petrocco
PESCARA. Lorenzo Sospiri è stato confermato coordinatore provinciale del Pdl. E' stato eletto ieri al congresso con 1.735 voti (65,55 per cento), contro i 912 (34,45) di Lucio Petrocco, candidato dell'altra lista. Grande soddisfazione è stata espressa dal vincitore. «Da domani comincerò a lavorare per le prossime elezioni», è stato il suo primo commento, «in particolare per Montesilvano e Spoltore, ma anche per Alanno e Scafa». Sospiri ha poi detto di ritenere superate le divisioni registrate nel suo partito prima e durante i congressi. «Il congresso è finito», ha avvertito, «ora mi auguro che Petrocco collabori con me». Sono andati a votare 2.676 iscritti, su 6.700 aventi diritto, cioè il 40 per cento dei tesserati. Sabato la percentuale dei votanti era stata più alta: il 52 per cento.
Ma il vero vincitore di questa competizione sembra essere l'asse Sospiri-Masci, l'accordo che ha spaccato in due il partito. Il coordinatore uscente poteva contare sull'appoggio, oltreché di Masci, anche del vice presidente della Regione Alfredo Castiglione, del presidente della Provincia Guerino Testa e del vice coordinatore regionale Fabrizio Di Stefano. Petrocco aveva dalla sua parte il senatore Andrea Pastore, il presidente del consiglio regionale Nazario Pagano e diversi assessori comunali.
Il Pdl è uscito diviso dai congressi, anche se le forti contrapposizioni che si erano registrate sabato scorso in quello cittadino, all'Aurum, non si sono ripetute ieri, a quello provinciale, all'hotel Adriatico, di Montesilvano.
Il congresso si è caratterizzato, in particolare, per l'assenza di molti «big». Mancava ancora una volta il sindaco Luigi Albore Mascia. Non c'erano al dibattito nemmeno Piccone e Di Stefano, presenti invece sabato a quello cittadino. In prima fila si potevano notare Pastore, Pagano, Testa, Castiglione e diversi assessori e consiglieri. Per l'Udc, si sono presentati Antonello De Vico e Andrea Colalongo.
Il dibattito è cominciato con l'intervento di Sospiri, in qualità di coordinatore uscente, il quale ha accusato gli organi di stampa di aver sottovalutato la forte partecipazione degli iscritti al congresso cittadino. «Bisogna dire basta a questa campagna di stampa», ha urlato dal palco, «questo è un partito gigante e lo riusciremo a dimostrare. Il 52 per cento dei votanti è un gran risultato».
Sospiri, però, ha evitato di affrontare l'argomento scottante dell'accordo con Carlo Masci per inserire nelle liste dei candidati del Pdl uomini del leader di Pescara futura. Una scelta che ha comportato una netta divisione nel partito tra favorevoli e contrari e la nascita di due mozioni separate, sia al congresso cittadino, che a quello provinciale.
Il coordinatore riconfermato ha preferito affrontare altri temi, in particolare quello dei rapporti con il Terzo polo, in vista delle prossime elezioni amministrative a Montesilvano e a Spoltore. «Farò di tutto per stringere un nuovo patto elettorale», ha affermato, «bisogna trovare la sintesi tra le varie posizioni, perché il caso di Penne non deve più accadere. Il Pdl resta il perno di questa coalizione e noi dobbiamo riconfermarla. O vinco, o perdo, resterò del Pdl, perché io ci credo».
Poi è toccato all'avversario di Sospiri, Lucio Petrocco. «Il Pdl deve iniziare un percorso di rinnovamento profondo», ha spiegato, «definendo serie e corrette regole che scandiscano rigorosamente la vita interna del partito». Ha aggiunto: «E' necessario fare un'attenta e profonda riflessione sull'operato del partito e soprattutto sul ruolo che la lista civica Pescara futura, finora, ha svolto nei confronti del Pdl».
Ma il vero vincitore di questa competizione sembra essere l'asse Sospiri-Masci, l'accordo che ha spaccato in due il partito. Il coordinatore uscente poteva contare sull'appoggio, oltreché di Masci, anche del vice presidente della Regione Alfredo Castiglione, del presidente della Provincia Guerino Testa e del vice coordinatore regionale Fabrizio Di Stefano. Petrocco aveva dalla sua parte il senatore Andrea Pastore, il presidente del consiglio regionale Nazario Pagano e diversi assessori comunali.
Il Pdl è uscito diviso dai congressi, anche se le forti contrapposizioni che si erano registrate sabato scorso in quello cittadino, all'Aurum, non si sono ripetute ieri, a quello provinciale, all'hotel Adriatico, di Montesilvano.
Il congresso si è caratterizzato, in particolare, per l'assenza di molti «big». Mancava ancora una volta il sindaco Luigi Albore Mascia. Non c'erano al dibattito nemmeno Piccone e Di Stefano, presenti invece sabato a quello cittadino. In prima fila si potevano notare Pastore, Pagano, Testa, Castiglione e diversi assessori e consiglieri. Per l'Udc, si sono presentati Antonello De Vico e Andrea Colalongo.
Il dibattito è cominciato con l'intervento di Sospiri, in qualità di coordinatore uscente, il quale ha accusato gli organi di stampa di aver sottovalutato la forte partecipazione degli iscritti al congresso cittadino. «Bisogna dire basta a questa campagna di stampa», ha urlato dal palco, «questo è un partito gigante e lo riusciremo a dimostrare. Il 52 per cento dei votanti è un gran risultato».
Sospiri, però, ha evitato di affrontare l'argomento scottante dell'accordo con Carlo Masci per inserire nelle liste dei candidati del Pdl uomini del leader di Pescara futura. Una scelta che ha comportato una netta divisione nel partito tra favorevoli e contrari e la nascita di due mozioni separate, sia al congresso cittadino, che a quello provinciale.
Il coordinatore riconfermato ha preferito affrontare altri temi, in particolare quello dei rapporti con il Terzo polo, in vista delle prossime elezioni amministrative a Montesilvano e a Spoltore. «Farò di tutto per stringere un nuovo patto elettorale», ha affermato, «bisogna trovare la sintesi tra le varie posizioni, perché il caso di Penne non deve più accadere. Il Pdl resta il perno di questa coalizione e noi dobbiamo riconfermarla. O vinco, o perdo, resterò del Pdl, perché io ci credo».
Poi è toccato all'avversario di Sospiri, Lucio Petrocco. «Il Pdl deve iniziare un percorso di rinnovamento profondo», ha spiegato, «definendo serie e corrette regole che scandiscano rigorosamente la vita interna del partito». Ha aggiunto: «E' necessario fare un'attenta e profonda riflessione sull'operato del partito e soprattutto sul ruolo che la lista civica Pescara futura, finora, ha svolto nei confronti del Pdl».
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