Penne, caccia al posto dell’assessore Leone probabile il rimpasto
Crepe nella maggioranza dopo le dimissioni Il Pdl: «Il sindaco è isolato, meglio tornare alle urne»
PENNE. C’ un posto di assessore all’urbanistica da assegnare a Penne, ma soprattutto c’è una maggioranza che comincia a mostrare delle crepe. Dopo le dimissioni dei due esponenti dell’ Api – l’assessore all’urbanistica Carmine Leone e il consigliere Remo Evangelista, che ha lasciato la delega alla polizia municipale ed è uscito dal gruppo “Per Penne” formando un nuovo gruppo consigliare di maggioranza, quello di Unione Moderata – per il sindaco Rocco D’Alfonso è adesso tempo di tenere a galla la barca.
Per questo motivo in seno al Pd, il principale partito di maggioranza, è stata avviata una serie di riunioni per venire fuori dalla burrasca e non si esclude un rimpasto. Alcuni consiglieri del Pd, soprattutto coloro che ambivano ad un posto nella giunta D’Alfonso e che invece si sono dovuti accontentare di ruoli meno prestigiosi, nel corso dell’ultimo consiglio comunale hanno provocato l’ennesima spaccatura in maggioranza facendo venir meno il numero legale durante l’approvazione di una norma attuativa portata in delibera dall’assessore all’urbanistica Leone. Con i componenti dell’Api che si sono tirati fuori dai giochi si è soprattutto liberato un posto nella giunta , quello prestigioso da assessore all’urbanistica. Chi prenderà il posto di Leone è prematuro dirlo, ma di certo sono tanti quelli che aspirano a ricoprire l’incarico.
L’urbanistica potrebbe passare in mano ad Ennio Napoletano, oggi assessore ai lavori pubblici ma che in passato ha avuto già questa delega. Il candidato forte alla poltrona d’urbanistica, però, pare sia Ezio Giancaterino. Il capogruppo del Pd in consiglio comunale, infatti, un anno e mezzo fa, prima che il sindaco D’Alfonso affidasse l’incarico a Leone, era il candidato principe alla carica di assessore all’urbanistica. Anche i consiglieri Gabriele Vellante e Gabriele Pasqualone, quest’ultimo ex assessore ai lavori pubblici nell’amministrazione Di Marcoberardino, potrebbero entrare in giunta. L’assessore alla cultura Paride Solini, invece, che ultimamente aveva manifestato divergenze con alcune scelte del Pd, sembra quello al quale meno peserebbe lasciare la poltrona.
«Non c’è più maggioranza, meglio tornare al voto nella prossima primavera», sostiene il coordinatore del Pdl Antonio Baldacchini, secondo il quale «l’ultimo consiglio comunale ha mostrato un sindaco isolato, inesperto e senza determinazione». Il consigliere di Penne Nuova, Vincenzo Di Simone, invece, si è concentrato sulle dimissioni di Leone: «L’urbanistica è il volano dell’economica della città, ma l’assessore Leone è stato costretto a rimanere immobile da pressioni politiche incomprensibili. Ha fatto bene a tirarsi fuori».
Francesco Bellante
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