Penne, consiglio straordinario sul futuro del centro sportivo

PENNE. Domani alle 16.30, a dieci giorni dall’infuocato consiglio comunale che avrebbe dovuto fare chiarezza sulla situazione finanziaria dell’ente, l’assise pennese tornerà a riunirsi in seduta...

PENNE. Domani alle 16.30, a dieci giorni dall’infuocato consiglio comunale che avrebbe dovuto fare chiarezza sulla situazione finanziaria dell’ente, l’assise pennese tornerà a riunirsi in seduta straordinaria – e aperta alla partecipazione dei cittadini che potranno porre domande – per discutere di un altro argomento importante per il capoluogo vestino: quello del centro sportivo comunale. A richiedere la convocazione straordinaria dell’assise sono stati i consiglieri di opposizione, fatta eccezione per Giovanni Severo, e l’esponente della maggioranza Gabriele Pasqualone, da tempo in rotta con il governo del sindaco Rocco D’Alfonso. Tornata dallo scorso novembre in mano al Comune, dopo una lunga e ancora irrisolta disputata con la Cpl di Modena (ex gestore degli impianti), il centro sportivo comunale di contrada Campetto ha visto da qualche settimana la riapertura di tre delle sue quattro strutture: lo stadio, il palazzetto dello sport e il palatenda. Gli impianti, riaperti dall’amministrazione soprattutto per andare incontro alle associazioni sportive del territorio, permetteranno alle società sportive del capoluogo vestino di poter portare a termine, senza svenarsi, le rispettive competizioni agonistiche nella propria città. Il tariffario stabilito dal Comune di Penne, infatti, prevede delle differenziazioni a seconda di come vengono utilizzati gli impianti: il solo utilizzo del palazzetto e del palatenda, senza costi aggiuntivi per il riscaldamento della struttura e degli spogliatoi, è di 12 euro l’ora; 17 euro per l’utilizzo degli impianti più riscaldamento e doccia spogliatoi; 20 euro per il riscaldamento più utilizzo impianto e 23 per l’utilizzo e il riscaldamento completo della struttura. Lo stadio del centro sportivo, invece, ha un costo di 25 euro l’ora.

«La scelta del sindaco e dell'amministrazione di riaprire in questo modo il centro sportivo è stata frettolosa», sostiene il consigliere di opposizione Luigi Bianchini. «La piscina, infatti, vero e proprio motore del centro, è ferma e senza futuro. La piscina svolgeva un servizio importantissimo per tanti giovani e anziani, non solo di Penne ma di tutto il comprensorio vestino. Riaprire in maniera provvisoria palazzetto e palatenda è stato un palliativo per tenere buone le associazioni».

Di tutt’altro avviso il consigliere con delega allo sport del Comune di Penne, Giancarlo Malachi: «Siamo andati incontro alle esigenze delle nostre realtà sportive riaprendo con un enorme sforzo gran parte del centro sportivo comunale. Purtroppo per la piscina la questione è più complessa e l’amministrazione, al momento, non può accollarsi l’assunzione di istruttori specializzati e di addetti».(f.bel.)

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