Penne, invasione di cinghiali: via libera ai primi abbattimenti 

L’annuncio del consigliere Domenicone: «Ordinanza del sindaco per motivi di pubblica sicurezza» Si partirà dalle contrade più colpite: Baricelli, Colle Trotta, Sant’Elmo, Colle Maggio e Colle Freddo

PENNE. L'emergenza cinghiali a Penne continua a tenere banco. Sono sempre più frequenti le intrusioni nei parchi cittadini, nelle zone residenziali del capoluogo vestino, e all'interno dei terreni di aziende agricole e allevamenti. Per queste ultime i danni da fauna selvatica sono aumentati in modo esponenziale. Oltre ai cinghiali, infatti, vanno fatti i conti anche con i lupi. Il consigliere comunale con delega all'agricoltura, Federico Domenicone, ha sottolineato come ci sia l'esigenza di avviare un contenimento degli ungulati attraverso strumenti adeguati. «Abbiamo adottato un'ordinanza regionale, che fa riferimento alla legge del 92 sulla caccia, che consente al sindaco di emettere un'ordinanza per fare degli abbattimenti per pubblica sicurezza», spiega il consigliere comunale Domenicone.
I primi abbattimenti d'urgenza per contenere la popolazione di cinghiali dovrebbero avvenire nelle contrade maggiormente colpite dalle invasioni degli ungulati: Baricelle, Colle Trotta, Colle Sant’Elmo, Colle Maggio, Mallo e Colle Freddo. «L'emergenza cinghiali a Penne è arrivata ai massimi livelli. C'è a rischio sia la pubblica incolumità del cittadino che la produzione agroalimentare delle tante aziende agricole del territorio. Purtroppo», spiega ancora Domenicone, « i cinghiali si sono avvicinati sempre di più al centro abitato. Non è un caso, infatti, che sono stati avvisati spesso al Parco del Sole, dove ci sono sempre tanti bimbi a giocare, ma anche nelle vicinanze dell'ospedale, dove un ragazzino nelle scorse settimane si è salvato da un branco che lo attaccava arrampicandosi su un palo», continua ancora il consigliere comunale delegato all'agricoltura. «Attraverso corridoi preferenziali, come il sentiero Razzi, i cinghiali dalla Riserva arrivano facilmente sulla strada statale mettendo a rischio anche l'incolumità dei cittadini. Troppo spesso dal mondo ambientalista», conclude il consigliere comunale, che è anche presidente Coldiretti Penne, «sento dire che le aziende agricole devono tutelarsi dalle invasioni investendo in recinzioni particolari. Io penso che chi è al di sopra delle aziende agricole deve fare in modo che il numero di questi animali torni ad una soglia accettabile», conclude Domenicone. Sull'emergenza cinghiali a Penne è intervenuta anche la Cia Chieti-Pescara. «La situazione è fuori controllo», spiega Domenico Bomba, presidente Cia Chieti-Pescara. «Le nostre aziende agricole stanno subendo danni ingenti alle colture di uva, girasoli, ortaggi e mais, con interi raccolti a rischio. Inoltre, la sicurezza delle persone è messa a repentaglio dalla crescente aggressività degli animali selvatici. Non possiamo più ignorare questo problema», chiosa il presidente Domenico Bomba.