Penne, l’hotel dei Vestini a prezzo di supersaldo
Penne: il 9 ottobre andrà all’asta a costo di 700 mila euro, sarà il tredicesimo tentativo di vendita
PENNE. Non resta che attendere e incrociare le dita. L’hotel dei Vestini di Penne il prossimo 9 ottobre andrà nuovamente all’asta, per la tredicesima volta negli ultimi due anni, e tutto il capoluogo vestino si augura possa essere la volta buona. La struttura alberghiera pennese, che può contare su 53 camere, 107 posti letto, di uno spazio verde con piscina e su una superficie di oltre 4 mila metri quadrati tra saloni, hall, ristoranti, camere e servizi annessi, è oggi in vendita al prezzo di supersaldo di 700 mila euro. Chiuso dal 2009, da quando la società che ne aveva la gestione, la Hotel Service srl, è andata fallita, l’hotel dei Vestini è letteralmente sprofondato nel dimenticatoio e ha visto, asta dopo asta, letteralmente crollare il proprio valore. Dal primo tentativo di vendita messo in piedi dal curatore fallimentare Dino Norscia il 24 febbraio 2011, il valore dell’immobile è crollato dai 4 milioni e 100 mila euro ai 700 mila euro necessari per acquisirlo oggi. L’unica trattativa concretamente arrivata in questi anni nella mani del curatore fallimentare è stata quella presentata nel giugno 2012 da alcuni tour operator locali (Wolftour, rappresentato da Antonio Stroveglia, Lorenzo Grazian dell'agriturismo Tre Poiane e Massimo Mariani dell'azienda agricola Cignale) che, forti dell'entusiasmo della loro iniziativa e degli esempi simili riscontrati in altre realtà d'Italia, uno su tutti l'autodromo di Imola, proposero di far ripartire l’albergo attraverso una gestione provvisoria. La soluzione però, seppur sostenuta dal primo cittadino pennese Rocco D’Alfonso, non piacque affatto al curatore fallimentare e così, da allora, tutto è rimasto fermo. Quel che è certo è che l’impasse dell’hotel dei Vestini, dove in passato hanno soggiornato personaggi illustri come Vittorio Gassman e Nino Manfredi, suona oggi come una vera e propria condanna per tutta la città di Penne, costretta ormai da troppo tempo a fare a meno di una struttura alberghiera di un certo livello. I bed & breakfast e gli agriturismi presenti nel capoluogo vestino, infatti, pur costituendo una lodevole alternativa low cost, non possono e non devono continuare a rappresentare l’unico sfogo turistico per una città, Penne, che da sempre ha fatto del turismo culturale, religioso e naturale uno dei principali motori economici e vitali della comunità.
Francesco Bellante
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