Penne, l'immondizia resta in strada
Comincia l'emergenza rifiuti dopo due giorni di stop della raccolta
PENNE. E' cominciata l'emergenza rifiuti per le vie di Penne. Con la saturazione della discarica di Colle Cese, chiusa lo scorso lunedì 11 marzo, sono scaduti anche i contratti tra la Deco spa e i comuni aderenti ad Ambiente, e tra la Deco e i singoli Comuni. Sono due giorni, dunque, che i rifiuti urbani a Penne, così come in altri quaranta comuni del Pescarese, non vengono raccolti.
Nel centro storico, così come nei quartieri più periferici, si sono creati veri e propri mucchi di rifiuti, con i cassonetti dell'indifferenziata stracolmi e insufficienti a contenere il pattume prodotto. Situazione critica soprattutto in corso Alessandrini, che collega piazza Luca da Penne con viale San Francesco, e nel quartiere del Carmine dove, accanto ai cassonetti, si sono depositati parecchi cumuli d'immondizia.
«E' davvero brutto passeggiare per le vie del centro e ritrovarsi accanto a così tanti angoli di spazzatura», il commento di una signora che abita in corso Alessandrini. «Speriamo che la politica sappia risolvere in tempi brevi la situazione d'emergenza», aggiunge.
I 42 Comuni del pescarese legati ad Ambiente Spa, ognuno attraverso una delibera di giunta, hanno chiesto ieri all'azienda del presidente Massimo Sfamurri di trattare con la Deco spa per il conferimento dei rifiuti nell'impianto di Casoni. Contestualmente i sindaci dei Comuni interessati dall'emergenza rifiuti hanno chiesto al presidente della Regione, Gianni Chiodi, di emanare un'ordinanza urgente per consentire il conferimento dei rifiuti trattati a Casoni, in modo da evitare un aggravio di spesa obbligatorio nel caso il pattume dovesse essere trasportato in altre discariche più lontane, come Sulmona.
«Mi sto adoperando con tutti i sindaci del Pescarese per risolvere una situazione incresciosa che si è venuta a creare per l'inerzia dei vertici della politica regionale e per la solidarietà avuta nei confronti dei Comuni del Teramano nel loro momento d'emergenza», afferma il sindaco di Penne Rocco D'Alfonso. Per il segretario della Federazione della Sinistra, Gabriele Frisa, la situazione d'emergenza rifiuti doveva essere prevista prima. «Bisogna assolutamente uscire dal monopolio dei Di Zio», attacca Frisa, «e l'ente pubblico deve tornare ad essere protagonista di un progetto che passi attraverso un'adeguata raccolta differenziata. La situazione di difficoltà nello smaltimento dei rifiuti l'avevamo sollevata in parecchie circostanze, ma siamo sempre stati accusati di fare inutile allarmismo».
Situazione difficile anche a Loreto Aprutino. Il servizio di raccolta dei rifiuti e è stato sospeso da lunedì e i cassonetti si sono subito riempiti anche se non ci sono ancora mucchi di buste della spazzatura accatastate lungo le strade. Le maggiori difficiltà si registrano nel centro urbano, mentre nelle zone periferiche la situazione è ancora sotto comtrollo, ma anche qui si verificherà l'emergenza se continuerà il blocco della discarica di Colle Cese.
Nel centro storico, così come nei quartieri più periferici, si sono creati veri e propri mucchi di rifiuti, con i cassonetti dell'indifferenziata stracolmi e insufficienti a contenere il pattume prodotto. Situazione critica soprattutto in corso Alessandrini, che collega piazza Luca da Penne con viale San Francesco, e nel quartiere del Carmine dove, accanto ai cassonetti, si sono depositati parecchi cumuli d'immondizia.
«E' davvero brutto passeggiare per le vie del centro e ritrovarsi accanto a così tanti angoli di spazzatura», il commento di una signora che abita in corso Alessandrini. «Speriamo che la politica sappia risolvere in tempi brevi la situazione d'emergenza», aggiunge.
I 42 Comuni del pescarese legati ad Ambiente Spa, ognuno attraverso una delibera di giunta, hanno chiesto ieri all'azienda del presidente Massimo Sfamurri di trattare con la Deco spa per il conferimento dei rifiuti nell'impianto di Casoni. Contestualmente i sindaci dei Comuni interessati dall'emergenza rifiuti hanno chiesto al presidente della Regione, Gianni Chiodi, di emanare un'ordinanza urgente per consentire il conferimento dei rifiuti trattati a Casoni, in modo da evitare un aggravio di spesa obbligatorio nel caso il pattume dovesse essere trasportato in altre discariche più lontane, come Sulmona.
«Mi sto adoperando con tutti i sindaci del Pescarese per risolvere una situazione incresciosa che si è venuta a creare per l'inerzia dei vertici della politica regionale e per la solidarietà avuta nei confronti dei Comuni del Teramano nel loro momento d'emergenza», afferma il sindaco di Penne Rocco D'Alfonso. Per il segretario della Federazione della Sinistra, Gabriele Frisa, la situazione d'emergenza rifiuti doveva essere prevista prima. «Bisogna assolutamente uscire dal monopolio dei Di Zio», attacca Frisa, «e l'ente pubblico deve tornare ad essere protagonista di un progetto che passi attraverso un'adeguata raccolta differenziata. La situazione di difficoltà nello smaltimento dei rifiuti l'avevamo sollevata in parecchie circostanze, ma siamo sempre stati accusati di fare inutile allarmismo».
Situazione difficile anche a Loreto Aprutino. Il servizio di raccolta dei rifiuti e è stato sospeso da lunedì e i cassonetti si sono subito riempiti anche se non ci sono ancora mucchi di buste della spazzatura accatastate lungo le strade. Le maggiori difficiltà si registrano nel centro urbano, mentre nelle zone periferiche la situazione è ancora sotto comtrollo, ma anche qui si verificherà l'emergenza se continuerà il blocco della discarica di Colle Cese.
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