Penne, la Ecoemme pignora il Comune

La società che gestisce la raccolta rifiuti reclama un credito di 814mila euro. Il sindaco tenta la via della conciliazione

PENNE. Non riesce a trovar pace il Comune di Penne, soprattutto da un punto di vista finanziario. Tre giorni fa l’amministrazione del sindaco Rocco D’Alfonso si è vista recapitare un’azione di pignoramento da parte della Ecoemme spa, la società mista pubblico privata che si occupa della raccolta dei rifiuti a Penne. Dopo l’ingiunzione dello scorso settembre, dunque, la società di Montesilvano ha deciso di mettere l’ente vestino sempre più con le spalle al muro. La somma complessiva del pignoramento arrivato a palazzo di città è di circa 814 mila euro, anche se il debito reale è di 513 mila euro. Ad essere aggredite dall’azione di pignoramento, inoltre, pare siano state anche una parte dei fondi della tesoreria comunale. La giunta e la maggioranza, dopo parecchie ore di riunione a palazzo di città, hanno scelto di pagare subito parte del debito e di aprire con la Ecoemme una strada verso la conciliazione. Per sistemare le cose, il Comune di Penne ha deciso di percorrere due strade: da un lato ha provveduto a versare nelle casse della società che gestisce la raccolta dei rifiuti nel capoluogo vestino una cifra pari a 218 mila euro; dall’altro ha inoltrato una lettera di conciliazione ai vertici dell’Ecoemme chiedendo una transazione bonaria della controversia e una rinuncia alla procedura di pignoramento. L’amministrazione pennese spera che anche questa volta, così come accaduto con la Deco spa lo scorso anno, società con la quale l’ente vestino ha accumulato negli anni un debito che supera abbondantemente il milione di euro, si possa arrivare a programmare un piano di rientro. Se la Ecoemme non dovesse accogliere la richiesta conciliatoria proposta dal Comune, la situazione per l’ente vestino diverrebbe davvero complicata e il rischio di un vero e proprio crac finanziario sarebbe uno scenario non più utopistico. L’azione della Ecoemme, inoltre, potrebbe scatenare uno scenario negativo ancora maggiore per l’ente pennese: altri creditori, sulla scia della linea intrapresa dalla Ecoemme, potrebbero pignorare il Comune per mettere in salvo i propri crediti. Il primo cittadino però non dispera e confida in una soluzione positiva della faccenda debitoria. «Come amministrazione comunale ci stiamo attivando affinché si possa arrivare ad una transazione bonaria della controversia con Ecoemme. In questo modo si potrebbe evitare la procedura di pignoramento, fatta partire dopo l’ingiunzione di pagamento inoltrata lo scorso settembre. La cifra che abbiamo versato alla società di Montesilvano, di poco superiore ai duecentomila euro, non è certo sufficiente a coprire l'intero debito, ma è la prova che questa amministrazione intende onorare tutti i suoi debiti, compresi quelli, e sono di gran lunga la stragrande maggioranza, che ha ereditato dai passati governi cittadini».

Francesco Bellante

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