Penne, siglato protocollo contro le antenne
PENNE. Un protocollo d’intesa, lo scorso 5 luglio, è stato siglato dal governo pennese e dal comitato anti antenne Penne a Capo, nato lo scorso marzo per protestare contro i troppi ripetitori di...
PENNE. Un protocollo d’intesa, lo scorso 5 luglio, è stato siglato dal governo pennese e dal comitato anti antenne Penne a Capo, nato lo scorso marzo per protestare contro i troppi ripetitori di telefonia mobile presenti nel rione di Colle Castello. All’incontro, che si è svolto nell’ex sala consiliare, hanno preso parte il sindaco Rocco D'Alfonso, l'assessore all'urbanistica Carmine Leone, la consigliera delegata alla sanità Margherita D'Agostino e il responsabile del settore urbanistica Giuseppe De Sanctis.
Le parti, in completo accordo, si sono impegnate a convocare al più presto un incontro con la società Polab srl, la società che ha redatto il Piano antenne per conto della passata amministrazione targata Donato Di Marcoberardino, per avere lumi riguardo l'impostazione e i criteri adottati. Gli ultimi due step decisi da comitato e amministrazione, infine, saranno quelli di produrre eventuali integrazioni o modifiche al piano per poi stilarne uno condiviso. «La tutela della salute è una nostra priorità», ha detto il sindaco D'Alfonso. Nel piano antenne redatto dalla società Polab, secondo i rappresentanti del comitato, ci sarebbero però delle gravi lacune: una su tutte l’assenza dell’individuazione di siti alternativi a quello di Colle Castello.
Nel rione pennese, ad oggi, vi sono ben tre antenne che accolgono i ripetitori delle principali compagnie telefoniche. Sul Palo Polab, posto proprio dinanzi a Porta Teramo, si trovano le antenne Vodafone e h3g, mentre sul serbatoio sono state convogliate quelle Tim, Omnitel, Fastweb e Tre. Un'abitazione privata, infine, ospita l'antenna della Wind. «Sono 16 anni che combattiamo con questa situazione e le persone continuano ad ammalarsi di tumori e leucemie», ha detto una signora del comitato nel corso dell'incontro.
A preoccupare i residenti di Colle Castello, inoltre, anche il progetto, per ora ancora al vaglio del Suap, presentato dalla Vodafone per conto di tutti gli altri gestori, per l'installazione di un traliccio di ben 43 metri al posto del Palo Polab. «Il comitato», ha detto Donatella Di Pietrantonio, vice presidente di Penne a Capo, «si opporrà con tutte le proprie forze all'installazione del nuovo palo. La salute dei cittadini va tutelata, con i fatti». (f. bel.)
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