Pescara 2012, la commissione indaga su una delibera sospetta
È partita l’inchiesta in Comune sulle spese per il titolo, Sulpizio nominato presidente all’esame c’è il provvedimento di giunta con cui è stato costituito il comitato promotore
PESCARA. É cominciato con l’esame di una delibera sospetta il lavoro della commissione speciale d’inchiesta, istituita su richiesta dell’opposizione per indagare sulle spese sostenute dal Comune per il titolo di Pescara Città europea dello sport 2012. La commissione, insediatasi ieri mattina, ha provveduto come prima cosa a nominare Adelchi Sulpizio (Idv) presidente, in rappresentanza dell’opposizione e Vincenzo Di Noi (Udc) vice presidente, su indicazione della maggioranza. Come segretario è stato scelto Antonio Di Renzo, dipendente del Comune addetto al gruppo consiliare dell’Idv.
La commissione ha subito messo in chiaro che tutti gli atti che verranno prodotti saranno secretati, così come stabilito dallo statuto dell’ente. Ma alcune indiscrezioni sull’attività svolta nel primo giorno sono emerse lo stesso. I dieci commissari, sei dell’opposizione e quattro della maggioranza, hanno deciso di prendere in esame la delibera, approvata dalla giunta, per la costituzione del comitato organizzatore di Pescara 2012, di cui il sindaco Luigi Albore Mascia è presidente e l’assessore allo sport Nicola Ricotta vice. Secondo gli esponenti dell’opposizione, quel provvedimento avrebbe dovuto essere esaminato e votato anche dal consiglio. Invece, quest’ultimo passaggio che, a detta dell’Idv, sembrerebbe imporre la normativa vigente , non è avvenuto. Sono a questo punto legittimi tutti gli atti, le decisioni, le spese sostenute dal comitato promotore? E’ questa la domanda che si pongono i componenti della commissione speciale d’inchiesta. Ci si chiede, inoltre, quali potrebbero essere le eventuali ripercussioni se dovesse effettivamente risultare illegittima la nomina del comitato Pescara 2012.
In ballo ci sono 118.295 euro spesi in gran parte per pubblicità, incarichi, cene e per il gran galà che Mascia ha organizzato nel novembre del 2010 nella sala consiliare del Comune, in occasione della visita della commissione Aces a Pescara per verificare lo stato degli impianti sportivi, in vista dell’assegnazione del titolo di Città europea dello sport.
Il successivo lavoro della commissione d’inchiesta sarà proprio quello di verificare tutte le spese sostenute, esaminando ogni singola fattura. La sua attività non dovrà, però, intralciare il lavoro della procura, concentrato in particolare sulla collaborazione a progetto affidata a Barbara Briolini per 35.998 euro. Il motivo per cui Mascia risulta indagato per abuso d’ufficio è l’assenza di una regolare gara d’appalto per l’affidamento dell’incarico.
Gli altri dubbi della commissione sono concentrati sulle ingenti somme sborsate dal comitato.
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