Pescara, a lingue si studia fra i topi
La protesta dei lettori e dei collaboratori linguistici per le condizioni di sporcizia e degrado di palazzo Micara, sede provvisoria scelta per ospitare alcuni uffici dopo l'inagibilità dei dipartimenti
PESCARA. Non arrivano buone notizie dalla sede di viale Pindaro dell'università Gabriele D'Annunzio. Dopo il crollo del soffitto di qualche settimana fa che ha interessato un'aula di ricevimento della facoltà di lingue e dopo svariati giorni di stand-by i collaboratori linguistici, o lettori, sono stati spostati al primo piano del vicino palazzo Micara per svolgere le normali attività didattiche.
In passato il palazzo Micara era stato chiuso per inagibilità e oggi sembra rappresentare l'unica soluzione al problema reale della mancanza di aule poichè il secondo piano della facoltà di lingue è tutt'ora sigillato.
I collaboratori linguistici, portavoce la lettrice Williams denunciano, oltre che al poco spazio messo a disposizione, chiaramente inadatto ad ospitare i 20 esperti linguistici e gli studenti la presenza di ratti che si aggirano nei corridoi o cadono dai controsoffitti forse attirati dall'odore di cibo.
Troppo tempo chiuso e lasciato in decadenza e riaperto troppo velocemente, il palazzo presenta tutta una serie di problematiche che non rendono facili le attività didattiche.