Pescara: addio a Filippo Buta, "il re dei corredi"

Aveva 70 anni, fondò un impero della biancheria da Villanova di Cepagatti. I funerali a Stella Maris. I figli: «Un esempio di vita»

PESCARA. È morto Filippo Buta, il re dei corredi. Pescarese, di origini siciliane, aveva 70 anni e da tempo combatteva contro le insidie di una malattia degenerativa che l’aveva colpito una ventina di anni fa.
Negli ultimi tempi la situazione è precipitata, qualche giorno fa il ricovero nell’ospedale Pierangeli dove si è spento ieri mattina intorno alle 9. Lascia la moglie Adele Di Brigida, i figli Daniele, Monia e Christian, le nuore Claudia e Sabrina, il genero Massimo, i tre amatissimi nipotini Carlotta, Ludovica e Luca e un altro baby in arrivo. La camera ardente è stata allestita nell’abitazione di famiglia. I funerali si svolgono oggi, lunedì 18, alle 15 nella chiesa Stella Maris di via Scarfoglio. La salma sarà tumulata nel cimitero di San Silvestro.
«Nostro padre è stato uno straordinario esempio di vita», ripercorrono i figli che non hanno seguito le sue orme professionali, ma nella carriera hanno sempre tenuto conto dei i suoi consigli. Tutto cominciò negli anni Settanta quando Filippo Buta arrivò a Pescara con i fratelli Santo, Letterio detto “Lillo” (che non c’è più) e Giovanni, e a Villanova di Cepagatti costituà la società dal quale sarebbe poi nato  un impero della biancheria con uno stuolo di agenti sparsi in tutta Italia. (c.cor.)

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