Pescara: addio a "zio Nino", marinaio dalle mille avventure
Antonio Rossini (Nino Boston) è stato trovato morto in casa. Aveva 70 anni ed era molto conosciuto nella zona centrale della città. Era sopravvissuto al naufragio della Jolly Rubino in Sud Africa e le sue testimonianze hanno conquistato due generazioni
PESCARA. E' stato trovato morto in casa Nino Boston, all’anagrafe Antonio Rossini, settantenne pescarese, volto noto della città. Conosciuto e amato da tutti nel centro di Pescara, era conosciuto semplicemente come Zio Nino.
La notizia ha lasciato increduli i numerosi amici di piazza Muzii, il quartiere del centro dove Rossini viveva da sempre, a pochi passi dalla sede Rai. In particolare negozianti e ristoratori che lo avevano come cliente affezionato da tempo.
Marinaio di lungo corso, doveva il soprannome di Nino Boston agli anni trascorsi in gioventù in America, dopo la leva nella Marina Militare, a cui seguirono imbarchi su navi passeggeri e mercantili per decenni, in lungo e in largo nei mari del globo, dove svolgeva in particolare le mansioni di tecnico elettricista.
Fu coinvolto in diverse vicende in mare, fra cui il famoso naufragio della nave portacontainer Jolly Rubino nel 2002 in Sudafrica. Una delle tante avventure che raccontava ogni giorno, ormai in pensione, nei luoghi che amava di più, dal bar del Mercato Muzii all’enoteca Don Gennaro, dal ristorante La Rete al Caffè delle Merci, specie ai più giovani.
Una testimonianza di una vita intensa e avventurosa, da vero uomo di mare, forte di un bagaglio di saggezza e umorismo popolare che ne fanno un indimenticabile figlio di Pescara, cittadino del mondo.
copyright il Centro