Pescara all’ultimo sprint per diventare capitale dell’arte contemporanea
Venerdì al ministero della Cultura l’audizione dei 5 progetti finalisti La sfida è con Carrara, Todi, Gallarate e Gibellina: il 30 ottobre la scelta
PESCARA. Si gioca venerdì prossimo la partita che vede Pescara concorrere a diventare Capitale italiana dell’arte contemporanea 2026. Il 25 ottobre sono state fissate a Roma, nella sala Spadolini del ministero della Cultura, le audizioni dei 5 progetti finalisti. Il capoluogo adriatico dovrà raccontare il progetto “Pescara città contemporanea – Una porta aperta ai sogni” con cui ha partecipato al bando lanciato dalla Direzione generale Creatività contemporanea del Ministero il 15 aprile scorso. Il concorso è stato istituito per incoraggiare e sostenere la capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della promozione e valorizzazione dell’arte contemporanea.
La città vincitrice otterrà un finanziamento da un milione di euro che poi servirà per sostenere progetti culturali che prevedono attività come mostre, festival e rassegne, oltre alla realizzazione e alla riqualificazione di spazi e aree dedicate alla fruizione dell’arte contemporanea, contenute nel progetto presentato.
A rappresentare il capoluogo adriatico venerdì saranno il sindaco Carlo Masci, il vicesindaco Maria Rita Carota con delega alla Cultura, il dirigente Fabio Zuccarini, Pier Luigi Sacco, docente all’università d’Annunzio e coordinatore scientifico della candidatura dell’Aquila Capitale della Cultura e alcuni dei componenti della squadra formata appositamente per elaborare la progettualità.
«Abbiamo lavorato sul concetto di arte diffusa su tutto il territorio», commenta l’assessore Carota, «interessando tutti gli stakeholder locali che già operano nel settore della cultura e dell’arte a livello locale, ma con riflessi a livello nazionale e internazionale. Fin dalla stesura del progetto abbiamo coinvolto i musei e le fondazioni perché vogliamo che questo sogno possa investire tutta la città. Da anni stiamo portando avanti progetti prestigiosi», rimarca l’esponente di giunta, «come la riqualificazione del museo Colonna, o il completamento del teatro Michetti. Il progetto andrà a interessare tutti i luoghi cittadini fondamentali della cultura e dell’arte, a cominciare dall’hub degli hub che è l’ex Aurum. Ma non solo. Abbiamo voluto che nel dossier fossero inseriti anche Montesilvano e Spoltore, in una sorta di prova generale della Nuova Pescara. La candidatura, se centrata, si tradurrà nell’erogazione di un milione di euro da investire sulla città, sia per finanziare gli eventi sia per la valorizzazione del territorio. E comunque, anche se non si realizzasse l’obiettivo nel 2026, tutto il lavoro svolto sarà comunque cardine per la progettazione degli eventi».
La sfida di venerdì sarà con Carrara che parteciperà con il dossier dal titolo “Carrara - Da 2000 anni contemporanea”, Gallarate con “La Cultura del Fare. Il Fare della Cultura”, Gibellina con “Portami il futuro” e Todi con “Ponte contemporaneo”. Ogni città avrà a disposizione 30 minuti per presentare la propria candidatura, seguiti da ulteriori 30 minuti dedicati alle domande della giuria, presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo e composta da Sofia Gnoli, Walter Guadagnini, Renata Cristina Mazzantini e Vincenzo Santoro. Una volta individuato, la commissione sottoporrà al ministero il progetto finalista il 30 ottobre.
La città vincitrice otterrà un finanziamento da un milione di euro che poi servirà per sostenere progetti culturali che prevedono attività come mostre, festival e rassegne, oltre alla realizzazione e alla riqualificazione di spazi e aree dedicate alla fruizione dell’arte contemporanea, contenute nel progetto presentato.
A rappresentare il capoluogo adriatico venerdì saranno il sindaco Carlo Masci, il vicesindaco Maria Rita Carota con delega alla Cultura, il dirigente Fabio Zuccarini, Pier Luigi Sacco, docente all’università d’Annunzio e coordinatore scientifico della candidatura dell’Aquila Capitale della Cultura e alcuni dei componenti della squadra formata appositamente per elaborare la progettualità.
«Abbiamo lavorato sul concetto di arte diffusa su tutto il territorio», commenta l’assessore Carota, «interessando tutti gli stakeholder locali che già operano nel settore della cultura e dell’arte a livello locale, ma con riflessi a livello nazionale e internazionale. Fin dalla stesura del progetto abbiamo coinvolto i musei e le fondazioni perché vogliamo che questo sogno possa investire tutta la città. Da anni stiamo portando avanti progetti prestigiosi», rimarca l’esponente di giunta, «come la riqualificazione del museo Colonna, o il completamento del teatro Michetti. Il progetto andrà a interessare tutti i luoghi cittadini fondamentali della cultura e dell’arte, a cominciare dall’hub degli hub che è l’ex Aurum. Ma non solo. Abbiamo voluto che nel dossier fossero inseriti anche Montesilvano e Spoltore, in una sorta di prova generale della Nuova Pescara. La candidatura, se centrata, si tradurrà nell’erogazione di un milione di euro da investire sulla città, sia per finanziare gli eventi sia per la valorizzazione del territorio. E comunque, anche se non si realizzasse l’obiettivo nel 2026, tutto il lavoro svolto sarà comunque cardine per la progettazione degli eventi».
La sfida di venerdì sarà con Carrara che parteciperà con il dossier dal titolo “Carrara - Da 2000 anni contemporanea”, Gallarate con “La Cultura del Fare. Il Fare della Cultura”, Gibellina con “Portami il futuro” e Todi con “Ponte contemporaneo”. Ogni città avrà a disposizione 30 minuti per presentare la propria candidatura, seguiti da ulteriori 30 minuti dedicati alle domande della giuria, presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo e composta da Sofia Gnoli, Walter Guadagnini, Renata Cristina Mazzantini e Vincenzo Santoro. Una volta individuato, la commissione sottoporrà al ministero il progetto finalista il 30 ottobre.