Pescara, altri incendi e botti: a fuoco un colorificio nella notte

In fiamme il colorificio Val Pescara a SAmbuceto. Prima la botta, fortissima, poi una colonna di fumo, nerissima, si è alzata dal tetto dello stabilimento, allargandosi tra le case di Sambuceto e le fabbriche con le serrande abbassate, tanto che molti residenti hanno pensato a una nuova tragedia

PESCARA. La botta, fortissima, ha squarciato il cielo tra Pescara e San Giovanni Teatino a mezzanotte e mezza. I vetri del Colorificio Val Pescara sono andati in frantumi e le fiamme hanno iniziato a salire dal deposito al piano terra della fabbrica che produce vernici, smalti, spray e coloranti fino al primo e poi al secondo piano dell'opificio della zona industriale cittadina. Una colonna di fumo, nerissima, si è alzata dal tetto dello stabilimento, allargandosi tra le case di Sambuceto e le fabbriche con le serrande abbassate, al punto che molti residenti hanno pensato a una tragedia di portata ben più ampia.

Il copione è lo stesso di poche ore prima, quando tre terribili esplosioni hanno mandato in frantumi la Pirotecnica srl uccidendo il giovane Alessio di 22 anni. Mentre si scava ancora tra le macerie della fabbrica di fuochi d'artificio di Città Sant'Angelo di proprietà della famiglia Di Giacomo, cercando di recuperare i dispersi, il nuovo boato getta il panico tra gli abitanti della zona. Ma per fortuna stavolta non ci sono vittime: l'ora tarda e l'assenza di turni di lavoro notturni hanno evitato che si consumasse la seconda tragedia sul lavoro in meno di 24 ore.

I vigili del fuoco e i carabinieri di Chieti e San Giovanni Teatino, intervenuti nel vialetto di via Aterno 126 durante la notte, stanno ancora vagliando tutte le ipotesi possibili per cercare di capire che cosa ha fatto scattare l'incendio nel cuore della notte. Con tutta probabilità, secondo le primissime ricostruzioni, avrebbe preso fuoco del materiale altamente infiammabile conservato nel deposito al piano terra della fabbrica di vernici. Le fiamme si sarebbero poi propagate ai piani alti del fabbricato, arrivando addirittura a lambire l'opificio adiacente, la Rimas impianti.

La Colorificio Val Pescara, a due ore di distanza dal terribile botto di mezzanotte e mezza, appare completamente sventrata, mentre i pompieri con quattro autobotti e un'autoscala fanno di tutto per cercare di spegnere l'incendio e salvare ciò che resta dell'azienda internazionale che vanta ordinativi in tutta Europa.

"Mi hanno avvertito dalla sala operativa poco prima dell'una", racconta Davide Petaccia, una guardia giurata in servizio alla Rimas impianti, "quando sono arrivato i carabinieri erano già sul posto con i vigili del fuoco. L'allarme lo avevano dato alcuni residenti che hanno sentito il boato e hanno visto i vetri delle loro case oscillare. Inizialmente in molti avevano pensato che avesse preso fuoco l'Ipercoop, il centro commerciale che si trova immediatamente alle spalle della Colorificio Val Pescara, ma dopo pochi minuti era chiaro che si trattava della fabbrica di vernici di via Aterno". Tanti i curiosi che, muniti di mascherine, si sono avvicinati al piazzale esterno della fabbrica di San Giovanni Teatino per assistere alle operazioni di soccorso dei vigili del fuoco, mentre un'ambulanza del 118 in via precauzionale è stata dirottata sul luogo dell'incendio. Al momento non risultano vittime.

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