Pescara, barche incagliate nel porto insabbiato: è emergenza

L’EmilyC e il Cuor di Gesù si bloccano all’imboccatura del porto: la capitaneria di porto ordina alla marineria di restare in banchina

PESCARA. Le forti mareggiate di questi giorni e l’ulteriore abbassamento della profondità dei fondali contribuiscono a far scattare l’allarme sicurezza per il porto di Pescara. Nella notte di ieri e questa mattina all’alba due pescherecci, Emily C e Cuor di Gesù, sono rimasti incagliati mentre uscivano in mare per le operazioni di pesca. L’incidente si è verificato all’imboccatura del porto, nella zona compresa tra la canalina e il bacino portuale.

[[(Video) Pescara, i soccorsi alle due barche incagliate]]

Per soccorrere le due imbarcazioni è stato necessario l’intervento di un equipaggio della capitaneria di porto e di un’altra barca più piccola, la Lima Flo, che ha trainato alle prime luci dell’alba il peschereccio più grosso, rimasto nella secca per circa 4 ore. Una volta terminate le operazioni di soccorso, entrambe le barche hanno preso il largo per la pesca. L’accaduto ha spinto il comandante della Direzione Marittima Abruzzo-Molise Enrico Moretti a dare l’ordine alle altre imbarcazioni di rimanere attraccate alla banchina per l’intera giornata di oggi, in attesa dei rilievi batimetrici per misurare la profondità toccata dai fondali all’indomani dell’ultima mareggiata.

Il comandante Moretti ha disposto la presenza di motovedette in assistenza ai pescherecci in uscita e in ingresso e ha disposto che la secca sia segnalata con il posizionamento di una boa. La riduzione delle batimetrie è stata opportunamente divulgata con ripetuti avvisi di “securitè” sul canale 16 di emergenza.

Dopo circa un anno e mezzo dal ritorno in mare dei pescherecci a causa della chiusura forzata del porto, il pericolo è che le condizioni dello scalo siano tornate drammaticamente alla situazione antecedente quel dragaggio da 300 mila metri cubi di sedimenti, costato 13 milioni di euro. Intanto, nella sede della capitaneria di porto in piazza della Marina, c’è stato un nuovo vertice con una delegazione del provveditorato alle opere pubbliche. Al termine dell’incontro, Moretti ha comunicato l’avvio delle operazioni di dragaggio a partire da lunedì prossimo: come da programma si scaveranno 30 mila metri cubi di sedimenti per una spesa di 800mila euro.