Pescara, bilancio in rosso: il Comune taglia tre milioni

Nel mirino i costi di gabinetto del sindaco, personale e tributi. Ma la sforbiciata potrebbe non bastare a far quadrare i conti

PESCARA. È una manovra lacrime e sangue quella che l’amministrazione comunale presenterà all’esame del consiglio comunale a settembre. Ieri, l’assessore al bilancio Massimo Filippello e il dirigente ai Tributi Marco Scorrano hanno finalmente svelato i conti dell’ente. Tra riduzioni di entrate e minori trasferimenti dello Stato e della Regione, quest’anno il Comune si trova in gravi difficoltà per far quadrare la contabilità. Per il momento sono stati previsti circa 3.000.000 di euro di tagli alle spese, ma potrebbero non bastare. Filippello e Scorrano temono che dal governo arrivino altre brutte notizie, che costringeranno l’amministrazione addirittura a raddoppiare i tagli previsti. Tagli che, stando alle rassicurazioni dell’assessore, non dovrebbero riguardare il settore sociale. Qualche giorno fa, invece, il Pd aveva mostrato una tabella con 460.000 euro di tagli alle spese destinate a disabili, anziani e famiglie in difficoltà economiche. Così i tagli, da 3.000.000 di euro, potrebbero salire fino a 6.000.000.

In attesa di notizie più precise dal governo, l’amministrazione comunale ha già preparato una prima bozza di bilancio. Ecco cosa si prevede.

Minori entrate. Non bastavano i tagli ai trasferimenti dello Stato e della Regione a mettere in difficoltà il Comune. L’ente deve fare i conti anche con il giro di vite imposto dal governo con la spending review, per 5.000.000 di euro; con l’azzeramento del fondo sperimentale di riequilibrio, per circa 10.000.000; con il versamento da parte del Comune al cosiddetto Fondo di solidarietà (costituito dal governo per riequilibrare gli incassi dell’Imu dei vari Comuni), stimato tra i 3.500.000 e i 6.500.000 euro; con una riduzione delle previsioni di gettito proveniente da partite arretrate tributarie, per circa 2.000.000 di euro; con i minori introiti derivanti dai rimborsi da parte del ministero della Giustizia delle spese sostenute dal Comune per la gestione del tribunale, per circa 500.000 euro. «Tra azzeramento del fondo di solidarietà e istituzione del fondo sperimentale», ha rivelato l’assessore, «il Comune ha subìto tagli per 20.000.000 di euro dallo Stato».

Tagli alle spese. «Se non cambieranno ulteriormente le decisioni del governo», ha spiegato Filippello, «effettueremo i tagli dovuti in quasi tutti i settori, meno che in quello del sociale». I tagli più importanti riguardano le spese per il gabinetto del sindaco, cioè 150.000 euro in meno (meno 22 per cento); per il personale, con 1.150.000 euro in meno (meno 3 per cento), tramite i pensionamenti di alcuni dipendenti; per il Provveditorato, con 329.000 euro in meno (meno 8 per cento);per i Tributi e gli Affari generali, 1.400.000 euro in meno (meno 60 per cento).

Per il sociale, invece, non sarebbero previsti tagli. «Nel settore», ha fatto presente l’assessore al bilancio, «ci sono stati minori trasferimenti della Regione pari a 340.000 euro rispetto all’anno scorso, ma non abbiamo proceduto ad effettuare altrettanti tagli alle spese per il sociale. È vero che abbiamo minori disponibilità per 340.000 euro, ma è anche vero che abbiamo rispristinato tutte le voci di spesa». «Dunque», ha proseguito, «il Comune tirerà la cinghia altrove e lascerà inalterati i finanziamenti per il sociale».

Di tutt’altro parere il capogruppo del Pd Moreno Di Pietrantonio: «Filippello sta dando i numeri al Lotto, i tagli al sociale ci sono e sono pesanti».

©RIPRODUZIONE RISERVATA