Pescara, blitz antievasione Casi di lavoro nero in discoteche e ristoranti
Trenta attività al setaccio dell’Agenzia delle entrate nel giorno della festa della donna con l’ausilio della Siae
PESCARA. Controlli a tappeto contro l'evasione fiscale in discoteche e ristoranti di tutta la provincia. L'agenzia delle entrate è intervenuta nel giorno della festa della donna.
Il blitz è scattato nel pomeriggio dell'8 marzo e si è concluso alle prime luci dell'alba del giorno successivo. Sotto la lente d'ingrandimento dell'agenzia delle entrate sono finite trenta attività commerciali: una decina di fiorai, tre discoteche e poi ristoranti che nel dopo-cena offrono ai clienti anche musica da ballo. Operazioni simili sono state effettuate in tutta la Regione con l'ausilio della Siae.
«I controlli sono stati finalizzati al recupero dell'evasione fiscale e all'emersione del lavoro irregolare», ha detto il direttore provinciale dell'agenzia delle entrate di Pescara, Walter Capaldi, «sono stati impiegati oltre settanta funzionari che hanno presidiato svariate attività commerciali. In particolare, sono stati effettuati controlli nei confronti di commercianti al dettaglio di fiori e piante, mentre nella serata e per tutta la notte sono state verificate le attività di pizzerie e ristoranti con annesse attività di intrattenimento e ballo».
L'operazione, avviata su impulso della direttrice regionale dell'Abruzzo, Rossella Rotondo, ha avuto lo scopo di far emergere la differenza tra gli incassi registrati in presenza di funzionari dell'agenzia delle entrate rispetto a quelli della stessa giornata di festa dello scorso anno, quando i controlli non ci sono stati.
È emerso un incremento medio del 150 per cento rispetto ai corrispettivi registrati lo stesso giorno dello scorso anno, con punte di oltre il 500 per cento in alcuni locali. Tra i soggetti controllati è stato identificato anche un evasore totale. Si tratta dell'esercente di un'attività di ristorazione e intrattenimento, formalmente registrata all'anagrafe come circolo privato. In circa il 60 per cento delle attività sottoposte alla visita dei funzionari, gli incassi sono stati invece in linea con quelli dell'anno precedente. In regola tutti i fiorai visitati. I controlli hanno riguardato anche le possibili incongruenze con gli studi di settore, i registratori di cassa, le modalità di registrazione dei proventi.
Grande attenzione è stata riservata alla situazione del personale: un lavoratore su cinque non è risultato regolarmente assunto.
L'operazione è avvenuta con l'ausilio della filiale della Siae di Pescara, diretta da Raniero Carota. «Abbiamo competenze per effetto di una convenzione con l'agenzia delle entrate che ci permette di svolgere funzioni di natura fiscale, come i controlli su Iva e imposta sugli intrattenimenti», ha spiegato Carota, «apportiamo conoscenze specifiche sulla materia che riguarda le attività di spettacolo, come discoteche e ristoranti con musica e ballo. In provincia di Pescara la nostra collaborazione è stata data dall'attività propedeutica. A Chieti invece siamo scesi in campo accanto ai funzionari dell'agenzia delle entrate».
L'opera di controllo e il presidio dei registratori di cassa sono stati anche e soprattutto una sorta di deterrente psicologico. «Visto il successo dell'iniziativa», ha concluso Capaldi, «in futuro proseguirà l'attività di contrasto all'evasione fiscale utilizzando le stesse modalità».
Il blitz è scattato nel pomeriggio dell'8 marzo e si è concluso alle prime luci dell'alba del giorno successivo. Sotto la lente d'ingrandimento dell'agenzia delle entrate sono finite trenta attività commerciali: una decina di fiorai, tre discoteche e poi ristoranti che nel dopo-cena offrono ai clienti anche musica da ballo. Operazioni simili sono state effettuate in tutta la Regione con l'ausilio della Siae.
«I controlli sono stati finalizzati al recupero dell'evasione fiscale e all'emersione del lavoro irregolare», ha detto il direttore provinciale dell'agenzia delle entrate di Pescara, Walter Capaldi, «sono stati impiegati oltre settanta funzionari che hanno presidiato svariate attività commerciali. In particolare, sono stati effettuati controlli nei confronti di commercianti al dettaglio di fiori e piante, mentre nella serata e per tutta la notte sono state verificate le attività di pizzerie e ristoranti con annesse attività di intrattenimento e ballo».
L'operazione, avviata su impulso della direttrice regionale dell'Abruzzo, Rossella Rotondo, ha avuto lo scopo di far emergere la differenza tra gli incassi registrati in presenza di funzionari dell'agenzia delle entrate rispetto a quelli della stessa giornata di festa dello scorso anno, quando i controlli non ci sono stati.
È emerso un incremento medio del 150 per cento rispetto ai corrispettivi registrati lo stesso giorno dello scorso anno, con punte di oltre il 500 per cento in alcuni locali. Tra i soggetti controllati è stato identificato anche un evasore totale. Si tratta dell'esercente di un'attività di ristorazione e intrattenimento, formalmente registrata all'anagrafe come circolo privato. In circa il 60 per cento delle attività sottoposte alla visita dei funzionari, gli incassi sono stati invece in linea con quelli dell'anno precedente. In regola tutti i fiorai visitati. I controlli hanno riguardato anche le possibili incongruenze con gli studi di settore, i registratori di cassa, le modalità di registrazione dei proventi.
Grande attenzione è stata riservata alla situazione del personale: un lavoratore su cinque non è risultato regolarmente assunto.
L'operazione è avvenuta con l'ausilio della filiale della Siae di Pescara, diretta da Raniero Carota. «Abbiamo competenze per effetto di una convenzione con l'agenzia delle entrate che ci permette di svolgere funzioni di natura fiscale, come i controlli su Iva e imposta sugli intrattenimenti», ha spiegato Carota, «apportiamo conoscenze specifiche sulla materia che riguarda le attività di spettacolo, come discoteche e ristoranti con musica e ballo. In provincia di Pescara la nostra collaborazione è stata data dall'attività propedeutica. A Chieti invece siamo scesi in campo accanto ai funzionari dell'agenzia delle entrate».
L'opera di controllo e il presidio dei registratori di cassa sono stati anche e soprattutto una sorta di deterrente psicologico. «Visto il successo dell'iniziativa», ha concluso Capaldi, «in futuro proseguirà l'attività di contrasto all'evasione fiscale utilizzando le stesse modalità».
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