Pescara bloccata, code e proteste Il sindaco: così facciamo turismo 

Residenti ostaggio dei divieti: «Case transennate». I commercianti: «Zero incassi e merce da buttare» Ma Masci sul palco vista mare assicura: «Sacrificio che bisogna sopportare per far crescere la città»

PESCARA. Caos, lunghe code, residenti bloccati in casa e traffico paralizzato. Ben 42 chilometri di strada tra Pescara, Montesilvano e Francavilla completamente interdetti ad auto e bici a cui si aggiungono le strade del lungomare bloccate per l’organizzazione dell’evento che ha visto centinaia di atleti su rotelle sfidarsi in una lunga maratona. Ma il sindaco Carlo Masci sorride felice sul palco mentre premia i pattinatori al fianco del presidente della Regione Marco Marsilio, dell’assessore allo Sport Patrizia Martelli e Sabatino Aracu, presidente della Federazione italiana sport rotellistici. L’opposizione, da Pd, Movimento 5 stelle, liste civiche e centrosinistra, scende in campo accusando il primo cittadino di «incapacità amministrativa, disorganizzazione e mancanza di programmazione». Ma per Masci «questo è turismo».
AUTO IN CODA Se lungo corso Vittorio i cittadini incitavano tra gli applausi i pattinatori in gara, a poca distanza, lungo via Ferrari e via Bassani gli automobilisti sono andati in escandescenza. Decine le strade chiuse che hanno costretto la viabilità a spostarsi sulle poche vie di collegamento che quotidianamente risultano essere le più critiche. Di qui, ampio spazio a diverbi tra automobilisti spazientiti, colpi di clacson e vigili urbani che hanno cercato in ogni modo di placare gli animi. «È chiaro che quando si organizzano queste iniziative ci sono migliaia e migliaia di persone che arrivano su un territorio», spiega il sindaco Masci, «qualche disagio c’è e noi ce ne scusiamo anche, ma è contenuto e soprattutto si paga con il fatto che ci sono tantissime persone che portano in città risorse e ricchezza». In una delle traverse del lungomare, in via Puccini, la pasticceria Orlando intanto è rimasta con la vetrina per la colazione ancora imbandita. «Non è mai successo che a mezzogiorno non riesco a vendere dolci e cornetti della mattina», lamenta la titolare Francesca Orlando, «nel mio locale non è entrato quasi nessuno, per me è stata una grande perdita economica. Non posso rivendere i prodotti del giorno prima. Io mi alzo la notte per lavorare, a differenza di chi in Comune occupa posti che non merita».
BLOCCATI IN CASA A prendere voce sono stati anche i cittadini che abitano lungo le strade chiuse: per loro, traducendo quanto recita l’ordinanza dirigenziale sul cambio viabilità, non c’è stata possibilità di uscire né in auto né in bici. «Ho avuto urgenza di uscire da casa con la macchina ma ho trovato transenne e blocchi dappertutto», racconta Antonio Gallo che abita nella zona di San Silvestro spiaggia, Pescara sud, «dicono che hanno chiuso le strade per le gare di pattinaggio. La strada principale è la statale Adriatica Sud. Si può essere più miopi di così? Non ci posso credere. Questo sindaco è inaffidabile».
la replica Il traffico è quindi andato in tilt con automobilisti su tutte le furie in una città che, però, «è entrata in un circuito di località turistiche che organizzano manifestazioni di livello nazionale e internazionale», rassicura il sindaco Masci. «Questo è il turismo, di questo si parla quando si dice che Pescara deve essere più turistica. Chi vuole bene a Pescara», replica Masci agli attacchi sferrati dall’opposizione – che lo ha accusato di «non essere in grado» di gestire un evento di tale portata –, «sa che qualche sacrificio bisogna pagarlo per portare ricchezza alla città e quando parliamo di sport parliamo di giovani, parliamo di un’attività che indirizza i nostri giovani sulla strada maestra perché i giovani che fanno sport riconoscono l’avversario e lo rispettano, riconoscono il sacrificio per raggiungere l’obiettivo, sono i migliori perché rispettano le regole per raggiungere il risultato. Sono tutte cose molto positive, purtroppo il Pd non riesce a capire questo, non riesce a capire che deve spogliarsi dei panni di oppositore a prescindere e deve capire che la città cresce in questo modo perché solo così Pescara può lanciarsi a livello nazionale e internazionale».
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