Pescara, cappi contro la Kyenge: Forconi imputato

I fatti risalgono al 2013, quando, in occasione della visita dell'ex ministro per l'Integrazione, furono affissi una serie di cappi e alcuni manifesti firmati Forza Nuova

PESCARA Richiesta di rinvio a giudizio per Marco Forconi, coordinatore regionale di Forza Nuova, accusato di «esposizione di simboli razzisti e minacce aggravate a fini di razzismo». I fatti risalgono al 15 luglio del 2013, quando nel perimetro esterno del palazzo della Provincia di Pescara, in occasione della visita dell'ex ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge, furono affissi una serie di cappi e alcuni manifesti firmati Forza Nuova.

Nel dettaglio, nella richiesta di rinvio a giudizio emessa dal pubblico ministero della Procura di Pescara, Giuseppe Bellelli, è scritto che «sui pali segnaletici prospicienti il palazzo della Provincia sono stati affissi due cappi in corda con nodo scorsoio, tipici dell'impiccagione e dell'organizzazione razzista denominata Ku Klux Klan e alcuni manifesti con la scritta: immigrazione cappio dei popoli». Le indagini avrebbero accertato che il materiale è stato ideato e affisso dallo stesso Forconi, che ascoltato dagli inquirenti non avrebbe negato gli addebiti, ma avrebbe sminuito la portata del messaggio intimidatorio.